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Nuoto, i verdetti del Settecolli: l’Italia c’è e si avvicina con ritrovata fiducia a Parigi. Ma le staffette…

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Thomas Ceccon
Ceccon/Lapresse

I sorrisi non mancano e in alcuni casi sono raggianti. L’Italia che esce dal Trofeo Settecolli può iniziare con piena fiducia la marcia di avvicinamento ai Giochi olimpici di Parigi. Per molti dei big azzurri inizia il periodo di preparazione in altura e dunque quello del Foro Italico è stato l’ultimo test in vista della gara più importante della stagione. Quasi tutti i big hanno risposto presente alla sollecitazione del meeting nella piscina di casa e anche coloro che non erano al meglio della condizione perchè in pieno carico in vista della volata finale per i giochi, sono riusciti ad aggiungere qualcosa allo spettacolo.

VELOCITA’ MASCHILE. Alessandro Miressi ha vinto i 100, Lorenzo Zazzeri e Leonardo Deplano hanno conquistato la finale dei 50, da altri atleti sono arrivate notizie confortanti. Non c’è stata la super prestazione ma non era richiesta. I velocisti azzurri hanno abituato negli anni passati a farsi trovare pronti al momento giusto e anche quest’anno meritano fiducia. certo dando un’occhiata in giro il compito di riportare la staffetta sul podio iridato è sempre più complicato ma gli azzurri ci proveranno e per Miressi ci può essere qualcosa in più.

VELOCITA’ FEMMINILE. Si continua a muovere qualcosa. La donna del Settecolli in questo settore è sicuramente Sofia Morini che è la seconda italiana della storia a scendere sotto i 54″ nei 100 con buone prospettive per andarsela a giocare, ovviamente con un ulteriore miglioramento, per una finale a Cinque Cerchi. La staffetta donne è in crescita e può aspirare alla finale olimpica, così come Sara Curtis sui 50 stile. Le cose nel nuoto cambiano in fretta e questo, che era il buco nero della generazione d’oro, sta diventando un punto di forza, magari non per le medaglie ma per l’eccellenza sicuramente. Nei 200 ci sono Alessandro Ragaini e Filippo Megli già qualificati da Riccione, vanno aggiunti probabilmente De Tullio, Ciampi e D’Ambrosio per la staffetta 4×200

MEZZOFONDO MASCHILE. Manca uno specialista dei 400 stile in attesa di qualche giovane che possa prendere il posto di Gabriele Detti come leader della specialità. I due mezzofondisti per Parigi sono Gregorio Paltrinieri, arrivato a Roma con le pile scariche, e Luca De Tullio che al Settecolli è letteralmente esploso con tempi di caratura mondiale sia negli 800 che nei 1500 stile libero. l’Italia c’è, anche oltre Paltrinieri.

MEZZOFONDO FEMMINILE. Se non è la migliore Simona Quadarella di sempre poco ci manca. Fluida, vorticosa, efficace: può dire la sua nei 1500 ma anche negli 800, gara trafficata a livello di campionesse che dovranno tutte (tranne una, forse) fare i conti con lei. La buona notizia arriva da Ginevra Taddeucci che si è qualificata per i 1500 stile libero e dunque ha regalato all’Italia il doppio posto nella gara in acque libere. Attenzione a Lucrezia Domina, 15 anni e già tempi di alto spessore.

DORSO MASCHILE. Thomas Ceccon ha lanciato segnali chiari. Farà i 100 e anche i 200 dove potrebbe trovare avversari alla portata, è l’uomo di punta del movimento ma al suo fianco sta crescendo un altro campioncino, Michele Lamberti che dopo l’esplosione e un periodo complicato, soprattutto in vasca lunga, sembra essere entrato in un’altra dimensione. Matteo Restivo è una certezza. Aveva fallito al primo tentativo a Riccione, non ha fallito l’ultimo esame al Settecolli e anche a Parigi ci sarà, forse per l’ultima recita o forse no.

DORSO FEMMINILE. Qui iniziano le note dolenti. Margherita Panziera è vittima dei troppi problemi fisici e non riesce a ritrovarsi dopo il doppio trionfo di Roma 2022. Ha strappato il pass per i Gioochi ma in poco più di un mese trovare una condizione accettabile anche in chiave staffetta è molto complicato. Per il resto ci sarebbe Erika Gaetani che a Riccione aveva fatto bene ma difficilmente sarà inserita nella lista delle convocate.

RANA MASCHILE. Nicolò Martinenghi è già in buona condizione ma sa benissimo che serve scendere di un altro secondo per andarsi a giocare il podio nei 100. Si è sempre fatto trovare pronto nelle ultime stagioni e dunque su di lui non ci sono dubbi. Ludovico Viberti si è preso di prepotenza il pass, con un personale di tutto rispetto e proverà a fare l’exploit che vale la finale olimpica a Parigi.

RANA FEMMINILE. Benedetta Pilato ha migliorato il record italiano dei 100, si è presa lo scettro e ora vuole andarsela a giocare con le più forti, Lilly King e Ruta Meylutyte su tutte ma non mancheranno le outsider di lusso. Al suo fiancoci sarà Lisa Angiolini che è in piena preparazione e dunque a Roma non ha brillato. Ha brillato, invece, Francesca Fangio che si è andata a prendere il biglietto per la sua seconda partecipazione olimpica nei 200 rana.

FARFALLA UOMINI. Altra nota dolente. Non ci sono specialisti nella velocità ed è probabile che per la staffetta Thomas Ceccon debba riconvertirsi da dorsista a farfallista. Le buone notizie arrivano dai 200 con un Alberto Razzetti che non ha finalizzato la preparazione per Roma e un Giacomo Carini che ha dovuto attendere tanto ma che alla fine è riuscito a strappare il pass olimpico.

FARFALLA DONNE. A regola Costanza Cocconcelli e Viola Scotto di Carlo dovrebbero rappresentare l’Italia a Parigi ma il complicato sistema di qualificazione lascia qualche punto interrogativo. Cocconcelli era in piena preparazione e non ha fatto benissimo a Roma, Scotto di Carlo, invece, è scresciuta esponenzialmente e può essere preziosa anche nelle staffette miste.

MISTI UOMINI. Alberto Razzetti non ha lanciato grandi segnali a Roma ma è da aspettare, si è rivisto un buon Massimiliano Matteazzi e si muove qualcosa di importante anche fra i più giovani.

MISTI DONNE. Il movimento, per ora, è Sara Franceschi. L’azzurra, bronzo iridato a Doha, si rivela competitiva ad altissimi livelli in entrambe le gare. Per una che deve fare i conti con fastidiosi acciacchi fisici costanti non è male.