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Nuoto, Italia assente agli Europei. Sarà il Settecolli la prova generale verso Parigi 2024

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Thomas Ceccon

Sarà un Trofeo Settecolli molto più italiano del solito, quello che scatterà venerdì al Foro Italico con le ultime caselle in vista dei Giochi di Parigi da coprire e gli ultimi dubbi da sciogliere sia per le gare individuali che soprattutto per i posti nelle varie staffette.

La decisione della Federazione Italiana Nuoto di non inviare atleti azzurri agli Europei di Belgrado, in corso di svolgimento nella capitale serba sono giustificabili soprattutto con la necessità di completare una squadra competitiva e ambiziosa per Parigi. Mandare azzurri in Serbia avrebbe significato abbassare il tasso tecnico delle gare del Settecolli che invece serve elevatissimo e molti degli atleti papabili per un’eventuale partecipazione al torneo continentale avrebbero rinunciato anche a una piccolissima chance di chiamata alle armi in vista dei Giochi olimpici.

Poi c’è il gruppo degli atleti già qualificati per Parigi che, sin da subito, è stato indirizzato verso il Settecolli (con un impegno di alta qualità ma più ristretto di un Europeo, che dura praticamente una settimana) per non andare ad intaccare il periodo di preparazione più duro in vista dei Giochi. Per gran parte degli atleti qualificati a Parigi l’appuntamento dsi Roma sarà poco più di una passerella, visto che i carichi di lavoro di questi giorni sono molto pesanti e difficilmente verrà preparato con attenzione questo meeting.

C’è attesa, comunque, per vedere all’opera alcuni nuotatori che di fatto non si vedono ad alti livelli da oltre tre mesi. A parte il passaggio a Barcellona e qualche meeting qua e là non c’è stata l’occasione di vedere gareggiare i big azzurri che si sono immersi nella preparazione. Sarà una festa ma anche un momento di verifica importante per tecnici e nuotatori.

Ci saranno gare dal contenuto tecnico molto elevato a Roma e altre magari di qualità inferiore ma molto importanti per completare la squadra azzurra. Nei 100 rana uomini potrebbe scaturire una qualificazione da finale o giù di lì, nei 100 stile libero il completamento della staffetta può rivelarsi fondamentale per la caccia a una medaglia, nei 1500 donne dovesse una fra Taddeucci e Gabbrielleschi riuscire ad ottenere il tempo limite di qualificazione, l’Italia aggiungerebbe una pedina molto importante nella gara in acque libere.

Nel frattempo agli Europei si inizia a gareggiare con un campo partenti oggettivamente misero, che non fa onore a questa manifestazione. Tanta Ungheria, un po’ di Grecia e Israele di qualità, qualche campione, come Popovici, qua e là ma davvero poca cosa, proprio a cavallo tra il Settecolli, i trials australiani e quelli statunitensi e in concomitanza con i trials francesi. Proprio non si poteva fare niente per rendere più interessante e competitiva questa manifestazione?

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