Nuoto
Nuoto, Luca De Tullio e Carini volano a Parigi! Lamberti da record italiano, bene Pilato e Quadarella al Settecolli
Calato il sipario sulla seconda giornata di Finali del Trofeo Settecolli 2024 di nuoto. Nella vasca del Foro Italico riscontri da sottolineare con tanti azzurri impegnati nella piscina della Capitale, a caccia di conferme prima delle Olimpiadi di Parigi e del pass a Cinque Cerchi in alcuni casi.
Nei 100 delfino donne la vittoria della svedese LouiSe Hansson in 57.34 è passata in seconda piano rispetto al miglioramento notevolissimo di Viola Scotto Di Carlo, terza in 57.87 (precedente primato di 58.49). Un tempo che potrebbe valerle la qualificazione olimpica, essendo al di sotto degli standard di World Aquatics.
Altra gara e altra sorpresa. Fantastico 200 delfino di Giacomo Carini, anch’egli andato a polverizzare il suo primato e a toccare la piastra in 1:54.34 (a 0.06 dal record italiano di Federico Burdisso e quinta prestazione mondiale della stagione). Un riscontro notevolissimo per lui che sarà nella città degli Innamorati. Alle sue spalle un Burdisso che non può essere soddisfatto del suo 1:55.20 e della mancata presenza ai Giochi, mentre personale per Alessandro Ragaini (3° in 1:56.28).
Nei 100 dorso femminili poche luci per le italiane, con Federica Toma a primeggiare tra le rappresentanti del Bel Paese in 1:01.27, nella gara in cui i Paesi Bassi sono stati padroni: vittoria di Kira Toussaint in 1:00.13 davanti a Maaike de Waard (1:00.33). Molto indietro Margherita Panziera (settima in 1:01.58). Nei 50 dorso uomini spettacolo puro con Michele Lamberti capace di eguagliare il record italiano di Thomas Ceccon (24.40), mettendo la mano davanti proprio al veneto (24.55). Terzo il brasiliano Basseto (24.86).
Nei 400 misti donne piazza d’onore per Sara Franceschi in 4:38.77, preceduta dall’irlandese Ellen Walshe (4:37.18) e davanti alla campione del mondo in carica, Freya Colbert (4:40.15). Toscana già qualificata ai Giochi e desiderosa di farsi vedere a livello internazionale. Prestazione non così convincente, invece, per Pier Andrea Matteazzi (5° in 4:16.98) nella gara maschile dominata da un grande Daiya Seto (4:09.68).
Nei 100 stile libero femminili la svedese Sarah Sjoestroem ha dimostrato ancora una volta quanto sia di classe la sua nuotata e il suo 52.57 (record del meeting) è stato crono notevole. Molto bene Sofia Morini, quinta al tocco con il suo personale di 53.92, seconda donna in Italia a infrangere il muro dei 54″. Un altro primato della manifestazione c’è stato nella gara maschile dei 100 sl firmato da Alessandro Miressi. Il torinese si è tolto la soddisfazione di battere il britannico Matthew Richard (48.45), ma avrebbe desiderato nuotare un tempo da 47″, mentre il cronometro gli ha restituito 48.08. Certo, non è questo l’evento dove essere al 100% e quindi…
Nei 50 rana donne Benedetta Pilato, dopo lo splendido crono dei 100, si è riconfermata con un nuovo riscontro sotto i 30″ (29.71) a precedere la svedese Sophie Hansson (30.68) e Lisa Angiolini (30.70). Una meraviglia la pugliese nel suo modo di nuotare, specialmente dal secondo 25 metri in poi. Alla stessa stregua di Benny Nicolò Martinenghi. Tete ha risposto presente e il suo 26.65 è stato degno di nota nell’unica vasca della rana davanti a Ludovico Viberti (26.80) e a Simone Cerasuolo (27.05). Quarto Adam Peaty (27.16).
A chiusura del programma i sorrisi di Simona Quadarella hanno irradiato la vasca romana. Un altro duello con la tedesca Isabel Gose e ancora una volta l’azzurra a trionfare negli 800 sl femminili con un grande crono di 8:18.95 (record della manifestazione) davanti alla teutonica (8:19.70) e all’altra tedesca Leonie Martens (8:27.92). Germania che si è presa la rivincita negli 800 sl maschili, vinti con un grande crono da Lukas Maertens in 7:43.52. Eccellente però anche Luca De Tullio, che con il suo personale di 7:45.80 (secondo alla fine) ha ipotecato la presenza ai Giochi. A completare il podio l’irlandese Daniel Wiffen (7:46.83). In gara anche Gregorio Paltrinieri, non assolutamente in condizione per via delle fatiche nelle acque libere a Belgrado. Per il carpigiano un 8:02.98 (nono tempo).