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Nuoto
Nuoto, Noè Ponti fa meglio di Milak nelle batterie dei 100 farfalla a Belgrado
Calato il sipario sulla terza giornata di batterie degli Europei 2024 di nuoto in corsie a Belgrado (Serbia). Nello Sports Centre Milan Gale Muškatirovic è terminato un day-3 con risultati interessati di una manifestazione che risente delle tante assenze, tra cui quelle dei nuotatori azzurri. L’Italnuoto sarà al via del Trofeo Settecolli (21-23 giugno), per andare a definire la squadra che parteciperà alle Olimpiadi di Parigi.
Spunti di questa mattinata serba arrivano dai 100 delfino uomini. Il confronto tra lo svizzero Noè Ponti e il campione magiaro Kristof Milak interessa assai e l’elvetico ha posto il primo mattoncino nelle heat, toccando la piastra in 51.09, facendo meglio dell’asso ungherese di 0.14. Si è solo però all’inizio di un percorso e, a questo proposito, attenzione all’altro talento targato “HUN” Hubert Kos da 51.50.
Nei 200 stile libero femminili la slovena Janja Segel ha svettato in 1:57.81, unica a infrangere il muro dell’1:58, ma attenzione alla ceca Barbora Semanova (terza in 1:58.58), che nel pomeriggio potrebbe mostrare le sue carte. Nei 50 dorso donne l’irlandese Danielle Hill ha infranto la barriera dei 28″, siglando un crono da 27.98. Alle sue spalle la greca Theodora Drakou (28.11) e la polacca Adela Piskorska (28.16). Nei 200 rana uomini l’islandese Anton McKee ha svettato nell’overall in 2:11.96, precedendo nell’ordine lo svizzero Jeremy Desplanches (2:12.32), grande interprete dei misti, e il polacco Jan Kalusowski (2:12.34).
Nei 400 misti donne Ungheria dominante con Vivien Jackl che ha toccato la piastra in 4:39.40 davanti a Zsuzsanna Jakabos (4:41.31) e a Viktoria Mihalyvari Farkas (4:43.34). Per la regola della selezione interna, solo le prime due magiare saranno in Finale e dovranno vedersela contro l’israeliana Anastasia Gorbenko (4:43.84). A conclusione, nelle heat della staffetta 4×100 sl femminile sempre la squadra ungherese si è messa in evidenza, svettando nel computo mattutino in 3:42.04, a precedere la Danimarca (3:43.08) e l’Austria (3:43.33).