Nuoto

Nuoto, Regan Smith fa paura nei 100 dorso a Indianapolis. Ryan Murphy avvisa Ceccon e Lilly King…

Pubblicato

il

Regan Smith / LaPresse

Andata in archivio la terza giornata di gare dei Trials olimpici di nuoto della squadra americana. Al Lucas Oil Stadium di Indianapolis, lo spettacolo non è mancato e gli atleti made in USA hanno mostrato forti segnali di vitalità.

A impressionare in particolare è stata Regan Smith. Nei 100 dorso donne, l’americana ha fermato i cronometri sul tempo di 57.47, nuovo record americano e primato dei campionati (quarto tempo mondiale alltime). Un incedere in vasca pazzesco, con un passaggio ai 50 metri di 28.02 e un ritorno di 29.45. Alla fine della fiera Smith, in una semifinale, ha nuotato a 0.14 dal record del mondo dell’australiana Kaylee McKeown, in quello che può essere un vero e proprio duello a distanza. Vedremo se nell’atto conclusivo vi sarà l’attacco al WR. Da considerare anche il crono di Katharine Berkoff di 57.83, anche lei capace di abbattere il muro dei 58″.

Rimanendo in tema di 100 dorso, nella Finale della gara maschile sono arrivati i pass olimpici per Ryan Murphy e Hunter Armstrong. Per il campione del mondo di Fukuoka 2023 di questa specialità, quattro volte sul podio più alto alle Olimpiadi tra prove individuali e staffette, il tempo è stato di 52.22, mentre Armstrong è giunto secondo in 52.72. Nel ranking mondiale stagionale, Murphy ha scavalcato Thomas Ceccon (52.27), secondo alle spalle del cinese Jiayu Xu (52.05). La sfida a Cinque Cerchi è già cominciata.

Non ha invece strabiliato più di tanto nella Finale dei 100 rana donne Lilly King, a segno in 1:05.43. Molto lontana la campionessa statunitense dai riferimenti della cinese Qiantin Tang che con il suo 1:04.39 si presenta ai nastri di partenza dei Giochi come la candidata n.1 al successo. Per King è il quarto tempo mondiale stagionale, in una graduatoria nella quale Benedetta Pilato è settima in 1:05.75.

Da considerare anche il sigillo di Katie Ledecky nei 200 stile libero donne in 1:55.22, ma lontana anni luce dai tempi stellari ottenuti dalle australiane Ariarne Titmus (1:52.23 WR) e Mollie O’Callaghan (1:52.48), nonché dalla canadese Summer McIntosh (1:53.69).

Exit mobile version