Seguici su

Atletica

Pagelle Europei atletica. Crippa è un gigante! Dosso e Sito, record storici, Tecuceanu bronzo e qualche rimpianto

Pubblicato

il

Yeman Crippa Pietro Riva
Crippa Riva/Lapresse

PAGELLE EUROPEI ATLETICA 

Domenica 9 giugno 

YEMAN CRIPPA 9.5 Chirurgico. Non sbaglia nulla dal punto di vista tattico. Bravissimo a restare coperto nella prima metà della gara, imprime a più riprese accelerazioni che fanno male e nel finale lascia sul posto tutti con una progressione travolgente. Secondo oro europeo che lo fa entrare definitivamente nelle leggende  del mezzofondo azzurro.

PIETRO RIVA 8.5 Spettacolare gara dell’allievo di Stefano Baldini che non si fa prendere dal panico quando si trova staccato dai primi tre a 3 km dal traguardo, torna sotto e alla fine ne ha più di tutti andandosi a prendere in volata un argento fantastico.

PASQUALE SELVAROLO 8 Che bravo il terzo degli azzurri, sesto al traguardo e molto importante nell’oro di squadra. Sembra sempre al gancio e invece non molla mai, anche quando viene staccato dai primi. Imposta perfettamente la sua gara ed è pimpante fino alla fine.

EYOB FANIEL 6.5 Da lui ci si attendeva qualcosa in più. Nella prima parte regge il ritmo dei migliori ma poi deve impostare una gara di rincorsa e la lotta per il podio non è affare suo.

YOHANES CHIAPPINELLI 7 Recita un ruolo importante, quello di pace maker nella prima metà di gara e lo fa con grande vigore. Perde contatto sotto l’azione di Crippa ma resta in scia e alla fine chiude in top 10.

DANIELE MEUCCI 6 Voleva esserci a tutti i costi. Non era il suo terreno e anche la condizione non era quella ideale ma entrare nello stadio Olimpico per un Europeo non è da tutti i giorni e gli applausi hanno ripagato questa fatica.

ELISA PALMERO 7.5 Stabilire il personale in queste condizioni è un grande risultato. Chiude con ancora energie in corpo e dunque c’è il dubbio che, partendo un po’ prima, avrebbe potuto fare anche neglio. Resta una prestazione incoraggiante.

SOFIIA YAREMCHUK 5 Mai in partita, quella che doveva essere la punta di diamante della squadra azzurra. Ha perso contatto presto con le prime e ha faticato anche nella seconda parte di gara. Ci si aspettava una gara di spessore da lei, al debutto in un grande evento internazionale ma la delusione è forte.

SARA NESTOLA 5.5 Lontana dalle prime, gara sofferta, distacco pesante.

FEDERICA SUGAMIELE 5.5 Il personale stagionale non lenisce il dolore per una gara da attrice non protagonista.

RACHELE MORI 7 Va vicinissima alla qualificazione alla sua prima finale importante da senior e il sogno sfuma negli ultimi lanci dell’altro gruppo. Serie in crescendo con misure interessanti. Va sistemato qualcosa dal punto di vista tecnico ma i presupposti per vederla ad alti livelli ci sono.

SARA FANTINI 8 Entra in finale con autorità, il bronzo di Monaco e si preannuncia come una delle grandi protagoniste della specialità. Fa ben sperare.

EMMANUEL IHEMEJE 7.5 Un salto e subito finale per l’azzurro che trova una buona pedana, ottiene la terza misura di giornata e proverà a lottare per il podio alle spalle dei mostri di origine cubana.

ANDREA DALLAVALLE 6.5 Fatica a trovare il giusto assetto ma alla fine strappa la qualificazione alla finale dove servirà molto di più per andarsi a riprendere il podio continentale.

TOBIA BOCCHI 6.5 La sfortuna viene compensata con il ripescaggio in finale. Resta una gara al di sotto delle aspettative che lo ha visto faticare non poco nei primi due salti a trovare la misura per una finale che si conquistava a 16.65.

GIANMARCO TAMBERI 7.5 Un salto a 2.21 gli basta per entrare in finale. Rispetto ad altre soffertissime qualificazioni questa è una passeggiata di salute. La fatica più grande è raggiungere Crippa e Riva per il selfie con i compagni di squadra medaglisti.

STEFANO SOTTILE 7.5 Niente di scontato per lui ma la finale arriva con una qualificazione perfetta: quattro salti e nessun errore.

MANUEL LANDO 8 All’esordio internazionale, nello stadio di casa, piaza un tris di salti senza errori che lo conduce alla finale. Meglio di così il suo cammino nell’atletica dei grandi non poteva iniziare!

MARCO FASSINOTTI 5.5 Non è arrivato al meglio della condizione a Roma e, quando è arrivato il momento decisivo, aveva poca benzina in corpo.

LINDA OLIVIERI 5.5 Resta nettamente al di sopra del personale con una gara in calando che mette a rischio la qualificazione in semifinale. Non è questa la Olivieri che ci si attendeva, arrembante e brillante e l’impresisone è che qualcosa non abbia funzionato dal punto di vista tattico.

GIACOMO BERTONCELLI 7 Bene in avvio e soprattutto nel finale quando raggiunge tutti i rivali che sembravano inafferrabili prima del rettilineo. In semifinale cercherà di dare il massimo.

MARIO LAMBRUGHI 7 C’era bisogno del personale stagionale per centrare la semifinale. Missione compiuta e domani cercherà di far valere tutta la sua esperienza.

GIANCARLA TREVISAN 6 Fa il suo, poche possibilità di qualificazione, finale brillante e chiusura al quinto posto in semifinale

ANNA POLINARI 5 Il terzo 400 in tre giorni presenza il conto alla portacolori azzurra che resta lontana dalla zona qualificazione in finale.

ALICE MANGIONE 7.5 Una semifinale al risparmio per tre quarti con volata travolgente nel finale che le permette di chiudere terza, lasciarsi alle spalle qualche rivale di qualità, di migliorare il personale (è la quarta italiana di sempre) ma non di centrare l’accesso in finale visto che è nona

LUCA SITO 9 Un sogno che si avvera in fretta per il giovane milanese che si prende in una volta sola finale dei 400 e record italiano. Era nell’aria dopo la batteria corsa con grande facilità ma ci vuole classe e grande resistenza per affrontare tre turni di qualità in altrettanti giorni. Applausi!

EDOARDO SCOTTI 5.5 Paga dazio alla fatica il quattrocentista azzurro che ci prova per 300 metri a tenere il ritmo dei più forti, poi crolla nel finale. Si deve riprendere per la staffetta

DARIYA DERKACH 6 Non è la stessa Derkch dello scorso anno. Spara le cartucce pesanti in avvio ed è un po’ sfortunata perché sul primo salto con 2 metri di vento a sfavore atterra a 14.02 e avrebbe potuto fare qualcosa di meglio ma sicuramente non da podio. Serie in calando sotto i 14 metri ma l’ottavo posto è comunque un buon risultato

ZAYNAB DOSSO 8.5 Migliora il record italiano in semifinale e si prende una finale attesa, poi in finale impressiona in partenza e nel finale le manca davvero poco e si fa superare da Asher-Smith e Swoboda, fortunatamente solo da loro. Anche solo un anno fa pensarla alla pari con queste due atlete sarebbe stata un’eresia. Adesso è lì con loro e l’impressione è che i margini di miglioramento siano ancora ampi. Un bronzo luccicante!

CATALIN TECUCEANU 7.5 La prima medaglia internazionale arriva, è un bronzo che pesa ma ancora una volta l’azzurro non riesce ad essere pronto quando nel finale le cose cambiano repentinamente. La prontezza di cambiare tattica in corsa ancora non gli appartiene ma stavolta non si fa sfuggire il podio ed è un passo avanti importantissimo che arriva nello stadio di casa. Serve di più per essere competitivo in ambito mondiale.

FILIPPO TORTU 8.5 Impressiona, l’azzurro che va a prendersi il miglior tempo nella semifinale dei 200 e chiude dietro la porta una prima parte della stagione non all’altezza delle aspettative. Aspettative che adesso ci sono per la grande finale di domani: è il favorito, inutile girarci attorno, ma va bene così.

FAUSTO DESALU 7.5 180 metri di grande qualità per il campione olimpico che nel finale perde brillantezza ma chiude con un 20″3 benaugurante in vista della finale di domani. Serve riservare qualche energia per il rush finale, per il resto questo è un bel Desalu.

DIEGO ALDO PETTOROSSI 7 Fa il suo superando il primo turno con un buon crono, in serata fa il suo, magari pagando dazio alla fatica accumulata ma merita la chance olimpica perché le sue due prove sono di sostanza.

LUDOVICA CAVALLI N.G. Perde troppo presto contatto con il gruppo, riesce ad arrivare al traguardo nella finale dei 1500 ma poi crolla a terra. Qualcosa non ha funzionato dal punto di vista fisico e l’ha messa ko.