Seguici su

Atletica

Pagelle Europei atletica: Tortu getta via l’oro, per Sara Fantini un passaggio di consegne

Pubblicato

il

Sara Fantini
Fantini/Lapresse

PAGELLE EUROPEI ATLETICA 

Lunedì 10 giugno 

CLAUDIO STECCHI 5 Due stagioni con un intreccio di infortuni pesante. E’ arrivato a Roma non in condizione e ha faticato tanto. Anche in condizioni non ottimali 5.45 andava superato.

SIMONE BERTELLI 5 Non è andata come sperava il debutto tra i grandi per Simone Bertelli che ha vinto tanto a livello giovanile e ha sbattuto contro la tensione della prima gara con i migliori. L’emozione gioca brutti scherzi, gara al di sotto delle aspettative.

FEDERICA BOTTER 5 Resta nettamente al di sotto delle sue potenzialità. La finale sarebbe stata comunque impossibile però sei metri meno del personale sono davvero tanti. Gettata una bella occasione per disputare una gara soddisfacente.

PIETRO ARESE 8 L’arrivo cancella qualche imprecisione tattica. Il suo finale è travolgente e dovrà cercare di farlo valere anche in un atto conclusivo di altissimo livello. Non era facile entrare fra i primi sei, lui ha chiuso al secondo posto e può fare meglio.

PIETRO RIVA 8 Va a sprintare con Ingebrigtsen che lo supera nel finale ma è bravissimo ad evitare guai restando davanti nel gruppo. Perfetto tatticamente e brillante nel finale. Può dire la sua anche in finale.

OSSAMA MESLEK 7.5 Anche lui è bravo a schivare la caduta che caratterizza la seconda semifinale. Rischia qualche nel finale ma si fa trovare pronto scalando le posizioni che servono per conquistare una bellissima finale.

ELOISA COIRO 4.5 Si perde sul più bello. Si muove discretamente nella preparazione del finale ma poi le gambe non girano come dovrebbero al termine di una gara su ritmo abbordabili per lei.

ELENA BELLÒ 4 Si perde in ghirigori tattici nei primi 600 metri e quando c’è bisogno delle energie per sprintare, nel rettilineo conclusivo, le energie vengono a mancare e il crollo è evidente. Arrivava da una stagione promettente ma a Roma arriva una bocciatura pesante.

MARIO LAMBRUGHI 6.5 Ci prova e forse paga la fatica di ieri in batteria. Resta in corsa per quantomeno il ripescaggio e poi cala inesorabilmente nel finale chiudendo con un tempo di 50” molto vicino al personale stagionale con cui si era presentato a Roma.

GIACOMO BERTONCELLI 7 Nonostante il settimo posto piace il suo atteggiamento battagliero e la sua tecnica che gli permette di restare sotto i 50” per la seconda volta consecutiva,. Non basta per la finale ma è sulla strada giusta.

ALESSANDRO SIBILIO 8.5 Sta finalmente bene ed ha una classe straordinaria l’azzurro che può dare l’assalto in finale al record italiano. In scioltezza fa 48”1, miglior tempo in semifinale. Può puntare in alto.

AYOMIDE FOLORUNSO 7.5 Non è ancora la Folorunso migliore, quella che abbiamo visto lo scorso anno ma la combattente azzurra getta sulla pista tutte le energie che ha e, grazie al tempo, il quarto assoluto in semifinale, vola nella tanto attesa finale. Un passo avanti verso il ritorno ad una condizione ottimale e chissà che domani non possa fare la sorpresa dall’alto del suo grande talento.

LINDA OLIVIERI 7 Gara coraggiosa e personale centrato. Applausi per l’azzurra che interpreta al meglio la sua gara e nel finale non riesce a spingere al massimo fino alla fine. Una prestazione molto incoraggiante

ALICE MURARO 7 Idem come sopra. Disputa una grande gara, migliora il personale e viene superata solo sul filo di lana dalla olandese Peeters, non certo l’ultima arrivata. Nona in Europa, un risultato da cui partire per costruire una grande carriera

DARIO DESTER 7 Un paio di personali, due gare vinte in pista, 100 e 400. L’azzurro chiude al 12mo posto la prima giornata e può sperare nella top 10 del decathlon

LORENZO NAIDON 5.5 Non tutto ha funzionato al meglio. Bene nell’alto, molto male nelle due gare in pista dove chiude per due volte ultimo. Cercherà di risalire domani. Può valere di più del 21mo posto

ROBERTA BRUNI 6 Meglio di altre volte. Non le riesce l’exploit che l’avrebbe portata ai piedi del podio ma ha saltato bene anche sul 4.68. Mette in pedana quel carattere che le è mancato altre volte e già questa è una buona notizia.

ELISA MOLINAROLO 6.5 Ci prova in tutti i modi a piazzare il salto da podio. 4.73 è troppo per lei, manca il personale di 4.68 ma chiude con il sorriso sulle labbra perchè sesta in Europa è un grande risultato per lei.

DALIA KADDARI 5.5 Manca qualcosa nella prestazione della velocista sarda che imposta in 200 più sulla prima che sulla seconda parte e perde brillantezza nel finale gettando via un’ottima occasione per prendersi una finale che era alla sua portata.

IRENE SIRAGUSA 6 Fa il suo. Supera il turno in mattinata forse con qualche patema di troppo e al pomeriggio mette tutto quello che ha senza riuscire a inserirsi nella lotta per le posizioni che contano.

SARA FANTINI 10 La gara perfetta per l’emiliana figlia d’arte che tocca il suo apice dopo una crescita costante fatta di continuità di rendimento, di tecnica e di carattere. Non si abbatte quando le avversarie la superano, mette subito a posto le cose e si lascia alle spalle la leggenda del martello mondiale, Anita Wlodarczyk. Se non è un passaggio di testimone questo, poco ci manca. Uno degli ori più belli di Roma 2024, perché ottenuto in una gara dal valore tecnico elevatissimo!

LUCA SITO 7 Il rischio era proprio questo. Al quarto 400 in altrettanti giorni va fuori giri nel finale dopo una prima parte di gara che aveva lasciato molto ben sperare. Manca la benzina e comunque chiude con 45″0. L’Italia potrebbe aver trovato un campione per il futuro. Ha ancora grandi margini di crescita e merita un applauso scrociante anche se oggi avrebbe voluto la medaglia.

OSAMA ZOGHLAMI 7 Va all’arrembaggio dopo un giro, stacca il gruppo, spreme il rivali in un inseguimento che sembra non finire mai. Invece, a un giro dalla fine, finisce e lui prova a reagire, barcolla ma non crolla, chiudendo ottavo. Più che un 3000 siepi sembra un romanzo di cappa e spada. Ci ha provato, facendo il Panetta nello stadio di Panetta, e merita grande rispetto.

YASSIN BOUIH 6 Spreca qualche energia di troppo nella prima parte di gara per farsi vedere quasi a stoppare i tentativi di inseguire il compagno in fuga. L’intraprendenza presenta il conto nel finale quando perde contatto dai primi e chiude al 14mo posto.

FILIPPO TORTU 5 Un oro gettato al vento. 24 ore prima aveva corso in 20″14, oggi inverte le cifre e chiude in 20″41 che non bastano per vincere l’oro europeo ed è già tanto che bastino per un argento che non porta sorrisi, anzi i dubbi di avere il killer instinct solo quando si gareggia di squadra e in uno sport individuale come l’atletica questo non va bene.

FAUSTO DESALU 5 Anche lui si peggiora sensibilmente rispetto alla semifinale. Sarebbe potuto arrivare un bronzo e invece c’è un quinto posto amaro che non può soddisfarlo.

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità