Atletica
Pagelle Europei atletica: Jacobs colleziona ori, Tortu ritrova slancio, Iapichino classe e carattere
PAGELLE EUROPEI ATLETICA
Mercoledì 12 giugno
LARISSA IAPICHINO 8: Gara in crescendo su livelli quasi da personale per la saltatrice in lungo azzurra che riesce a strappare proprio all’ultimo respiro una splendida medaglia d’argento che può rivelarsi molto importante nel suo percorso di crescita. Carattere e classe non le mancano!
ILARIA ELVIRA ACCAME 7.5: Un’altra bella scoperta di questo Europeo. Come ieri distribuisce alla grande le forze e cambia di fatto assieme alle big.
GIANCARLA TREVISAN 7.5: Non tradisce mai l’azzurra d’America che si intruppa nel gruppo e poi si scatena nel finale permettendo all’Italia di cambiare quarta.
ANNA POLINARI 7.5: Una buona frazione dopo quella meno convincente di ieri in batteria. Riesce a tenere duro all’inizio, sprinta nel finale e tiene le azzurre in corsa per una medaglia cambiando terza.
ALICE MANGIONE 7.5: Deve fare i conti con tutte le big della specialità, le lascia passare poi si mette alla caccia del Belgio non riuscendo a superare la rivale per il bronzo ma tenendosi alle spalle nientemeno che la Kaczmarek e firmando un record italiano memorabile!
LUCA SITO 8.5: Altra frazione di grande qualità. Recupera energie dopo gli sforzi della prima parte di Europeo e porta l’Italia a livello dei primi nella frazione d’apertura.
VLADIMIR ACETI 8.5: Prezioso come una gemma rara. Le staffette le sa correre benissimo, aspetta il momento giusto e sul rettilineo finale lascia sul posto tutti i rivali
FILIPPO MELI 8.5: Quando ricevi il testimone per primo nella finale europea di una staffetta non è facile mantenere la calma e non sprecare energie. Aveva avversari fortissimi attorno, nel finale soffre ma stringe i denti e riesce a restare a contatto con il Belgio che spicca il volo
EDOARDO SCOTTI 8.5: Una frazione complicatissima, prima a metà strada deve respingere l’assalto del britannico e poi nel finale deve resistere alla rimonta travolgente della Germania. Missione compiuta, per un centesimo e per un argento che rilancia la sua carriera, costellata di perle sfavillanti.
PIETRO ARESE 8.5: Tatticamente è un drago. Resta coperto fino a un giro dalla fine, senza perdere contatto con i primi, poi si fa trovare pronto all’esterno a 200 metri dal traguardo e infine piazza il colpo vincente con la volata che è la specialità della casa. Peccato per la rimonta del belga che gli toglie lo scettro del primo degli umani (Ingebrigtsen è di un altro pianeta) ma per lui questo è un bronzo che vale oro e che serve per acquisire grande consapevolezza nelle sue possibilità.
PIETRO RIVA 5.5: Si sfianca nel cercare di tenere il ritmo di Ingebrigtsen e dei migliori e fino a 300 metri dal traguardo è lì, alle spalle del norvegese, poi crolla letteralmente e arriva quasi camminando, sfiancato. Qualcosa da rivedere sul piano tattico.
OSSAMA MESLEK 5.5: Si stacca troppo presto dal fulcro della gara. Non riesce a recuperare qualche posizione da dietro e finisce conb un 14mo posto che non può soddisfarlo.
MATTEO MELLUZZO 9: Lancia nel migliore dei modi la staffetta veloce con una prima frazione da 10″45 che gli permette di consegnare per primo il testimone al compagno che si chiama Marcell Jacobs.
MARCELL JACOBS 9: Va come un treno, 8″98 lanciato è un tempo stratosferico, che di fatto spacca in due la gara e piega la resistenza degli avversari. Uno spettacolo vederlo a questi livelli. E adesso qualcuno provi a dire che dopo i Giochi non ha fatto più nulla… Due ori europei all’aperto, un titolo mondiale al coperto, un oro europeo in staffetta e un argento mondiale in staffetta. Siamo in Italia eh, mica in Giamaica…
LORENZO PATTA 9: Un altro che sembra nato per la staffetta. Ha i tempi del cambio, non sbaglia una curva da quando correva davanti a casa, svolge al meglio il suo compito di consegnare con largo vantaggio il testimone a Filippo Tortu.
FILIPPO TORTU 9: E’ il più felice di tutti a fine gara perché per lui finisce un incubo iniziato alla fine dei 200. La staffetta per il milanese è un approdo sicuro, sempre e comunque e oggi ne aveva proprio bisogno per ripartire di slancio!