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Pattinaggio artistico: il CAS esamina i ricorsi della Russia sul caso Valieva. l’USA sogna la premiazione a Parigi 2024

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USA Team event figura Pechino 2022
Team event USA a Pechino 2022/ LaPresse

Una giornata importante per il pattinaggio artistico. Oggi, mercoledì 12 giugno, è in programma la prima udienza al Tribunale Arbitrale Dello Sport, chiamato a prendere una decisione dopo i tre ricorsi presentati dalla Russia a seguito della sentenza relativa a Kamila Valieva, dichiarata colpevole di aver assunto una sostanza dopante rilevata durante un test effettuato ai Campionati Nazionali nel dicembre 2021. 

Ricordiamo brevemente i fatti. Dopo il giudizio del CAS, l’ISU ha ufficializzato la classifica finale del Team Event di Pechino 2022 che, con la squalifica di Valieva, ha fatto slittare la Russia dal primo al terzo posto, cedendo il passo a Stati Uniti e Giappone. Una decisione che ha spinto il Paese della pattinatrice di Kazan a presentare tre ricorsi.

Si tratta dell’ennesimo (ed estenuante) capitolo di una vera e propria telenovela che ormai va avanti da due anni e mezzo. Tuttavia il giudizio del CAS sarà fondamentale perché, in caso di respingimento, potrebbe portare all’assegnazione definitiva dell’oro alla compagine a stelle e strisce.

Secondo indiscrezioni, se la pratica verrà sbrigata in tempi brevi, potrebbe non essere esclusa anche una premiazione per il Team USA nel contesto delle Olimpiadi di Parigi 2024. Un gesto meramente simbolico ma controverso, in quanto al momento il podio della gara è ancora sotto giudizio da parte degli organi competenti. 

Sì perché nel mezzo di questo intricato circolo vizioso c’è anche il Canada che, dal canto suo, recrimina una medaglia di bronzo al momento negata: l’ISU infatti nel ricalcolo dei piazzamenti ha sì tolto i punti a Valieva, ma non ha fatto né progredire né retrocedere le altre concorrenti in gara nei due segmenti, fattore che ha inchiodato il team nordamericano ai piedi della top 3, facendo scattare così ancora una volta la macchina giuridica. La sensazione è dunque che, anche con una possibile premiazione in terra parigina, la matassa abbia bisogno ancora di ulteriore tempo per essere effettivamente sbrogliata. 

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