Tennis
Perché Jannik Sinner a Wimbledon esordisce sul Campo 1 e non sul Centre Court. Scelte, programmazione e storia che s’intrecciano
In molti hanno sostanzialmente storto il naso quando è uscito l’ordine di gioco di Wimbledon per la giornata di lunedì. Era noto, infatti, che Carlos Alcaraz e Jannik Sinner sarebbero scesi in campo nella stessa giornata, poiché nello stesso lato di tabellone, e che lo spagnolo, da detentore, avrebbe aperto il Centre Court. In molti immaginavano il numero 1 del mondo in chiusura come terzo match. Ed effettivamente terzo match è, ma sul No. 1 Court, per sfidare il tedesco Yannick Hanfmann.
L’organizzazione, infatti, ha scelto di inserire il confronto tutto americano tra Caroline Dolehide e Coco Gauff, la numero 2 del mondo, in chiusura sul Centre Court, dopo il ritorno della beniamina di casa Emma Raducanu, opposta alla russa Ekaterina Alexandrova. Una scelta che si spiega con quello che è molto probabile possa accadere nella giornata di domani.
A Wimbledon, infatti, bisogna specificare che tipo di situazione si verificherà al martedì. L’apertura del Centre Court, alle 14:30, sarà riservata alla campionessa del 2023, la ceca Marketa Vondrousova, che se la vedrà con la spagnola Jessica Bouzas Maneiro. Si tratta di una tradizione omologa rispetto a quella del lunedì. L’organizzazione, però, ha evidentemente la speranza di piazzare due match maschili dopo di questo. Uno riguarda l’esordio di Novak Djokovic, con il serbo opposto al ceco Vit Kopriva. L’altro è ancora una specie di standby: Andy Murray contro Tomas Machac. Lo scozzese sarebbe, in teoria, all’ultimo giro di giostra ai Championships, ma è ancora in dubbio la sua partecipazione a causa dell’infortunio subito al Queen’s. Qualora dovesse partecipare, è assolutamente normale che gli venga garantito il Centre Court.
Questo, chiaramente, ha un effetto sul lunedì: per mettere un match femminile e due maschili al martedì, nel primo giorno della settimana diventa logico inserire un maschile (Alcaraz) e due femminili (Raducanu e Gauff).
Nondimeno, è importante ricordare come ci siano due Slam che, in sostanza, sono particolarmente abituati, per ragioni estremamente variabili, a piazzare il numero 1 del mondo sul secondo campo. Uno è il Roland Garros, dov’è capitato numerosissime volte che Roger Federer, Novak Djokovic o lo stesso Rafael Nadal (22 volte nella sua carriera) finissero sul Court Suzanne Lenglen, un vero e proprio secondo centrale anche per le sue forme architettoniche. L’altro, naturalmente, è Wimbledon, e se il Centre Court è il campo per eccellenza, il Campo 1, No. 1 Court, si è tinto anch’esso di grandissima epica. E, da quando è stato costruito nel 1997 rimpiazzando quello che si trovava direttamente sotto il Centre Court, è sempre stato ricco di programmazioni importanti.
Inoltre, va ricordata la particolarità di Wimbledon. Se sui campi esterni sono spesso programmati quattro match, sui due centrali si tende a inserirne solo tre, il che riduce le possibili scelte. Ecco che, in questo modo, anche Federer, Nadal e Djokovic si sono tutti trovati, a rotazione, a dover fare i conti col Campo 1. Sì, anche quel Roger Federer, che per otto volte ha trionfato ai Championships. Poteva infatti capitare che vi fossero match di maggiore interesse generale, e che dunque allo svizzero fosse comunque data l’altra platea importante del torneo, che poi è un altro campo davvero iconico.
Nessuna mancanza di rispetto, in sostanza. Semplicemente, purissima programmazione. Peraltro, non bisogna dimenticare che l’anno scorso Sinner ebbe a godere di notevole benevolenza da parte dell’organizzazione: all’esordio gli fu subito concesso il Centre Court. E sempre l’organizzazione ebbe il coraggio di mettere il primo confronto Slam della storia tra lui e Alcaraz, l’ottavo di Wimbledon 2022, proprio lì, sul Centrale, intuendo la portata storica dell’appuntamento.
Del resto, quest’anno ci sarà anche della rotazione tra i primi due campi dei Championships. Potrà capitare che Sinner e Alcaraz saranno entrambi sul Centrale, come potrà anche capitare che li ritroveremo uno su un campo e uno sull’altro. Potrebbe, per esempio, accadere in caso di raggiungimento dei quarti di finale da parte di entrambi. Poiché da anni la programmazione dei Championships si è allineata a quella degli altri Slam, e dunque uomini e donne sono in campo assieme al martedì e al mercoledì (prima alle donne era riservato il martedì, agli uomini il mercoledì e c’era ancora il Manic Monday con tutti gli ottavi assieme), la programmazione vedrà per quei due giorni quarti maschili e quarti femminili. Sarà a quel punto inevitabile che, anche in virtù del fatto che (giustamente) si inseriscono un match femminile e uno maschile sui due campi, non ci possa essere spazio per entrambi sul Centre Court.
E c’è un ulteriore fattore da non dimenticare: quest’anno il Campo 1, considerando anche la sua vecchia versione da 7.328 posti (quello attuale ne ha quasi 14.000), compie cent’anni. Logico che gli si voglia dare programmazioni brillanti: ne vedremo delle belle.