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Perché Tobia Bocchi è stato ripescato per la finale agli Europei? Cos’è successo a Roma e il danno subito

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Bocchi / Grana/FIDAL

Tobia Bocchi è stato ripescato per la finale di salto triplo agli Europei 2024 di atletica leggera, dopo che i giudici hanno accolto la protesta presentata dalla squadra italiana. L’azzurro aveva chiuso il turno eliminatorio al quattordicesimo posto con la misura di 16.43 metri (0,8 m/s di vento contrario) ed era rimasto escluso dall’atto conclusivo per cinque centimetri, ma la Fidal ha ritenuto opportuno avanzare un reclamo per quanto successo allo Stadio Olimpico di Roma.

Il nostro portacolori è infatti rimasto fermo in pedana per circa venti minuti prima di poter eseguire il suo ultimo salto, a causa di un problema al misuratore sul balzo precedente del francese Benjamin Compaorè. I giudici hanno riconosciuto che l’attesa abbia condizionato il suo ultimo salto e quindi Tobia Bocchi è stato ammesso alla finale, dove il carabiniere gareggerà insieme a Emmanuel Ihemeje e ad Andrea Dallavalle, sarà un atto conclusivo aperto a tredici atleti.

Tobia Bocchi cercherà di migliorarsi sensibilmente, ai microfoni federali ha analizzato la propria prestazione: “Mi porto dietro qualche problema fisico. Roma ha un’ottima pedana ma va interpretata“. La lotta per la medaglia d’oro sembra essere tra lo spagnolo Alejandro Diaz e il portoghese Pedro Pichardo.

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