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Tennis
Puppo ammette: “Se Alcaraz vince Roland Garros e Wimbledon, forse il computer si sbaglia su Sinner”
La giornata di martedì si è rivelata molto positiva per il tennis italiano, grazie alle vittorie in rimonta sull’erba di Jannik Sinner (su Griekspoor ad Halle), Matteo Arnaldi (su Humbert al Queen’s) e Lorenzo Musetti (su De Minaur al Queen’s). Di questo e di tanto altro si è parlato nella puntata odierna di TennisMania, trasmissione condotta da Dario Puppo (giornalista e telecronista di Eurosport) e visibile sul canale Youtube di OA Sport, con ospite Guido Monaco (commentatore tecnico di Eurosport).
“Arnaldi ha giocato una gran partita, perché ha annullato anche un match point. Ha tenuto bene il servizio. La parola che riassume tutto è coraggio, come ha avuto un filo di coraggio in più Draper nella finale di Stoccarda contro Berrettini, secondo me in particolare Arnaldi ha avuto un po’ più di coraggio di Humbert, che ogni tanto concede qualcosa e sbaglia“, dichiara Puppo in avvio di puntata.
Sulla prestazione e sui punti spettacolari di Sinner: “Ha fatto tante cose nella partita che non mi aspettavo, tra cui quel punto pazzesco in tuffo. Oltretutto sa come cadere, perché è andato in tuffo, ma già il fatto di pensare che potesse recuperare quella palla… Andava nella direzione opposta, nastro, deviazione che fa alzare abbastanza la traiettoria e lui ci crede“.
Sul motivo delle poche discese a rete dell’altoatesino negli ultimi mesi: “Secondo me lui fino a Miami, se non lo faceva è perché non gli serviva, adesso gli servirà per forza sull’erba e lo deve fare. Al Roland Garros non l’ha fatto, dove invece sarebbe utile farlo perché comunque la superficie ti aiuta, però cercava di curare più proprio la forma fisica da far crescere e quindi è stato sul suo. Lui ha detto che con Alcaraz dovrà essere meno prevedibile. Credo che in generale sia una cosa che comunque lui vuole portare avanti“.
Sul rendimento di Jannik in battuta: “In più di un’occasione la seconda l’ha forzata di più, come è normale fare sull’erba. Ti prendi dei rischi in più. Mi è piaciuta la seconda di servizio di Sinner. Ha fatto 15 ace se non sbaglio, e li ha fatti anche in momenti importanti. Io pensavo che il primo set si chiudesse perché ha fatto una coppia di ace, è andato in vantaggio grazie a quello all’inizio del tie-break, poi ha fatto anche un doppio fallo in un momento inopportuno. Penso che un po’ la sentisse la tensione di essere numero uno del mondo“.
Sul doppio con Musetti alle Olimpiadi: “Non è una preferenza rispetto ad altri, ma mi sono ricordato che prima di Roma dello scorso anno avevo detto: ‘Ma visto che Jannik ha un po’ questa tendenza in certi tornei, quando il calendario è più consono a giocare in doppio, non mi spiego perché non provi a giocare anche magari con Musetti’. Questo l’avevo detto l’anno scorso, ovviamente è una ragione contingente il fatto che non c’è Sonego, altrimenti Jannik avrebbe giocato con lui il doppio“.
Sulla rivalità Sinner-Alcaraz in vista di Wimbledon, dopo la prima posizione del ranking ATP raggiunta dall’azzurro: “Si discute continuamente su chi sia il più forte tra Alcaraz e Sinner. L’accoppiata regina Roland Garros-Wimbledon è l’unica cosa che non è mai cambiata nel tennis. È stata fatta da pochissimi. Da Borg fino ai big three non ci è riuscito nessuno. Se Alcaraz dovesse fare l’abbinata, allora forse il computer si sbaglia. Forse si sbaglia, però il computer fa quello che gli dicono. Non è lui che decide“.
Sulle condizioni fisiche di Djokovic dopo l’infortunio ed i possibili tempi di recupero: “Non ci sono ancora notizie. Non è detto che non giochi Wimbledon. Secondo me la sensazione può essere questa, però sarebbe anche un grosso rischio. Se il tuo grande obiettivo è Parigi, concentrati su quello. Poi non lo so“.