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Roland Garros, Binaghi: “Non trovavamo giocatori, c’erano sempre polemiche. Ora è un sogno, non svegliatemi”

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Jasmine Paolini
Jasmine Paolini - Lapresse

L’Italia sta vivendo il momento più bello di sempre della sua storia tennistica molto probabilmente. Al Roland Garros sono arrivate due finali, nel doppio maschile con Andrea Vavassori e Simone Bolelli, e poi quella pesantissima di Jasmine Paolini nel singolo femminile. E ci sono ancora due carte da giocare: quella del doppio femminile, con ancora protagonista Paolini assieme a Sara Errani, ed ovviamente il singolo maschile con Jannik Sinner, numero uno al mondo dalla prossima settimana.

Il tutto a completare un periodo meraviglioso per il tennis tricolore, con la vittoria della Coppa Davis al maschile, la finale della Billie Jean King Cup al femminile e gli Australian Open vinti dallo stesso Sinner.

Da non dimenticare però che un decennio fa l’Italia era ben lontana da questi risultati. A rimembrarlo è il presidente della Federtennis Angelo Binaghi, emozionatissimo: “Non ho idea di cosa stia succedendo. Lo dico a cuore aperto: non capivamo il perchè stavamo retrocedendo in D in Coppa Davis, Non capivamo perchè non trovavamo giocatori e c’erano sempre polemiche. Oggi francamente non ci sono parole per spiegare il perchè riusciamo a raggiungere tutti questi risultati”.

E ancora: “Ci dicevamo che non era possibile che noi italiani non riuscissimo a vincere mezza partita di tennis. Adesso al contrario che devo dire? Siamo tutti molto contenti. Spero che non sia un sogno, ma se lo è vi prego non svegliatemi”.