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Roland Garros: Sinner-Alcaraz porta gli ascolti tv oltre il milione. E Paolini…

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Sinner / LaPresse

Sono stati resi noti i dati d’ascolto televisivo per il match tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, semifinale del Roland Garros. Il dato comunicato è di quelli che forse in diversi non si aspettavano, considerando la collocazione al venerdì: un milione di telespettatori abbondante.

In particolare, si è avuto un dato per cui sono state 1.003.000 le persone che si sono collegate su Eurosport 1 nell’arco della durata del match (superiore alle 4 ore), per uno share del 12% sfiorato. Il picco d’ascolto ha visto 1.213.948 persone sul principale canale paneuropeo, con uno share salito al 14,07% (elaborazione Studio Frasi). Contando solo lo share in rapporto alle altre pay tv, il dato non lascia scampo: 47,6%. Eurosport 1 è risultato essere il terzo canale più visto a livello nazionale in quell’arco temporale.

Questo risultato d’ascolti segue una lunga scia di successo legata non soltanto a colui che, da lunedì 10 giugno, sarà incoronato come 29° numero 1 della storia nel ranking ATP. Secondo i dati d’ascolto disponibili, infatti, l’andamento ha avuto un’importante crescita col tempo.

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Rimanendo solo su Sinner, infatti, andiamo a citare i dati ufficiali riportati da Discovery Italia. mercoledì 29 maggio 365.000 spettatori per il 2% nel match di 2° turno con il francese Richard Gasquet per uno share del 2% e picchi superiori ai 560.000 (in una serata particolare in virtù della finale di Conference League di calcio). Venerdì 31, contro il russo Pavel Kotov e in fascia oraria pomeridiana, 357.000 spettatori per il 3,6% di share, con altri picchi superiori al mezzo milione. Da considerare che nel primo caso la quota dello share pay tv è salita al 9%, nel secondo finanche al 17,5% (ricordiamo che è un dato che cambia in questo modo perché, tendenzialmente, le tv accese nel pomeriggio sono in minor numero rispetto alla sera).

Per gli ottavi di domenica 2 giugno contro l’altro francese Corentin Moutet, invece, il dato è schizzato molto in alto anche approfittando della collocazione come sessione serale: 875.000 spettatori (share 5% nazionale, 22% pay tv), picchi superiori a 1.200.000. Significativi, invece, perché ottenuti in un martedì 4 giugno e con lo slot pomeridiano, i dati del quarto con il bulgaro Grigor Dimitrov: 590.000 spettatori (7,1% di share nazionale e un sonante 36% pay), con picco nel finale del match non lontano dagli 800.000 spettatori. Tutto a rendere Eurosport 1 il terzo canale più visto a livello nazionale durante la messa in onda.

Ma non soltanto i dati di Jannik Sinner sono stati di particolare rilievo. Quelli legati a Jasmine Paolini nei match di quarti di finale e semifinale del suo cammino, infatti, hanno rimarcato come il pubblico italiano abbia saputo affezionarsi anche alla scalata della toscana. In un altro orario non propriamente favorevole, il quarto con la kazaka Elena Rybakina ha fatto segnare il 3% con 263.000 spettatori, nonché punte di 340.000 e uno share arrivato al 14,6% in pay. Ancora più in alto il dato della semifinale con la russa Mirra Andreeva: 419.000 persone per il 5,4% (quarto canale più visto in Italia e 26,4% su base pay).

Inoltre, anche i match di italiani differenti hanno avuto un seguito importante. Prova ne è il fatto che il terzo turno di Matteo Arnaldi contro il russo Andrey Rublev è stato visto su Eurosport 2 da 176.000 persone per l’1,5% (dato importante perché Sinner era in contemporanea), mentre ancor meglio è andato l’ottavo con il greco Stefanos Tsitsipas: 282.000 persone per il 2,2% (sempre Eurosport 2, che in quella fase era fisso sul Court Suzanne Lenglen). Anche Lorenzo Musetti si è preso i suoi ottimi dati: giovedì 30 maggio 355.000 spettatori nella sfida serale con il francese Gael Monfils, e poi 318.000 contro Novak Djokovic due giorni dopo. Questo dato, va circostanziato, si conta dalle 22:40 fino alle 2:00 della mattina successiva, quando per convenzione viene interrotta la rilevazione per ricominciarla, e proprio dati gli orari, provocati da una sconsiderata gestione della programmazione di giornata causata dalla pioggia, hanno dell’eccellente per la situazione (in genere la notte è, giustamente, riservata al sonno).

Ma sono stati molto seguiti anche diversi altri incontri. In particolare, le alterne vicende dell’ottavo tra Novak Djokovic e l’argentino Francisco Cerundolo hanno sì avuto 291.000 spettatori medi per il 2,5%, ma sono arrivati picchi vicini ai 640.000 quando il confronto ha assunto le note tinte del thriller. Nondimeno, il quarto tra il greco Stefanos Tsitsipas e Carlos Alcaraz ha avuto una platea di 307.000 persone. Per fare un confronto, l’identica trasmissione di Eurosport in Spagna è stata vista da 400.000 persone per il 3,6% di share, ma va detto che quello spagnolo è storicamente un mercato molto più frammentato e lottato di quello italiano, in cui è molto complesso vedere ascolti stellari.

In questo senso, c’è l’ulteriore prova data da Sinner-Alcaraz in chiave spagnola: la sfida è stata anche trasmessa in chiaro sulla versione locale di DMAX perché, per legge, semifinali e finale del Roland Garros con presenze spagnole devono avere la trasmissione per tutti. In questo caso sono state 400.000 le persone a collegarsi sul canale, che si aggiungono alle 441.000 di Eurosport 1 per un totale di 881.000 tra chiaro e pay. In breve, la semifinale è stata più vista in Italia, con il solo satellite disponibile, che in Spagna, dove le possibilità di usufruirne erano due e più ampie.

Questo rende ulteriormente importante il tema, tornato alla carica negli ultimi giorni, del tennis in chiaro nelle occasioni importanti. Premessa: bisogna ricordare la distribuzione dei diritti tv. Sky Sport ha il circuito ATP e quello WTA fino al 2028. Internazionali d’Italia e ATP Finals sono coperte dalla Rai (un match al giorno); la tv di Stato trasmette anche il WTA di Palermo. Gli Slam sono così suddivisi: su Eurosport Australian Open (fino al 2031) e Roland Garros (fino al 2026), su Sky Wimbledon (fino al 2026), su SuperTennis gli US Open (fino al 2027). La Coppa Davis gode di una tripla copertura Rai-Sky-SuperTennis.

Ciò rimarcato, è nota la lista degli eventi che, da lista dell’AGCOM, devono essere trasmessi in chiaro obbligatoriamente: tra questi figurano, per il tennis, finale e semifinali di Coppa Davis e Billie Jean King Cup (ex Fed Cup) cui partecipi l’Italia e finale e semifinali degli Internazionali d’Italia con italiani coinvolti. Risulta straniante, e ormai anacronistica, l’assenza degli Slam in questo novero. Sul tema, come riportato anche dall’ANSA, proprio l’AGCOM ha iniziato a muoversi nelle scorse settimane, ma si prevede che la strada sia ancora lunga. Al momento, la situazione è ancora demandata alle singole emittenti o ai singoli gruppi, che nel 2010, 2011 (Schiavone-Roland Garros), 2015 (Pennetta-Vinci-US Open) e 2021 (Berrettini-Wimbledon) hanno concesso, in differenti maniere, la visione in diretta in chiaro, nel 2024 (Sinner-Medvedev, che ebbe una sintesi pomeridiana su Nove, e ora Paolini-Swiatek) no.

Ad oggi, il match di tennis più visto da quando esiste l’Auditel è la finale delle ATP Finals 2023 tra Jannik Sinner e Novak Djokovic, vista da 5.493.000 persone su Rai1 per uno share del 29,5% e da 1.193.000 persone su Sky Sport per il 6,4%: totale 6.686.000. Per quanto riguarda le piattaforme pay, il più visto è ovviamente Sinner-Medvedev di Melbourne: la finale degli Australian Open raccolse 1.914.000 spettatori col 18% di share e punte di oltre 2.6 milioni. Il match fu trasmesso da Eurosport 1. Per Sky il record resta della finale di Wimbledon 2021 tra Matteo Berrettini e Novak Djokovic: 1.523.000 persone per l’11% di share, cui se ne aggiunsero 3.214.000 su TV8 per il 23,12%. Quello di Sky resta ancora il picco, perché Sinner-Dimitrov (finale di Miami di quest’anno) ha toccato 1.511.000 milioni.

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