Seguici su

Atletica

Ryan Crouser non sfonda i 23 metri ai Trials! Leonardo Fabbri osserva il grande rivale per le Olimpiadi, Kovacs secondo

Pubblicato

il

Ryan Crouser
Crouser / Lapresse

Il nostro Leonardo Fabbri ha seguito con grande interesse la finale di getto del peso che ha animato la seconda giornata dei Trials statunitensi, l’evento spietato che promuove i tre migliori atleti alle Olimpiadi di Parigi 2024 e lascia tutti gli altri a casa. Il titano azzurro era lo spettatore principale al di fuori dei confini a stelle e strisce, poiché sulla pedana di Eugene si sono esibiti i due colossi che spera di battere ai Giochi per conquistare la medaglia d’oro, dopo essersi già messo al collo l’argento agli ultimi Mondiali all’aperto e il bronzo iridato in sala.

Ryan Crouser ha vinto la gara, ma non ha sfondato il muro dei 23 metri e ha forse fatto intuire che non è insuperabile come invece si credeva fino a qualche mese fa. Il Campione Olimpico di Rio 2016 e Tokyo 2020, nonché due volte Campione del Mondo, ha scagliato l’attrezzo a 22.84 metri in occasione del quarto tentativo, culmine di una serie in cui ha valicato la fettuccia dei 22 in altre tre occasioni (22.56, 22.51, 22.44). Il primatista mondiale (23.56 metri nel 2023) ha vinto la gara, ma con una misura inferiore rispetto al record italiano siglato da Leonardo Fabbri al Meeting di Savona (22.95 metri) ed è proprio questa notizia che scalderà l’animo del toscano quando manca poco più di un mese alla rassegna a cinque cerchi.

Noah Lyles emula Marcell Jacobs ai Trials: crono pareggiato in batteria, Coleman e Kerley si contengono

Ryan Crouser era alla sua prima gara stagionale all’aperto (21.44 in qualifica) e in inverno lo avevamo ammirato soltanto in due occasioni (con 22.77 vinse il titolo mondiale indoor), forse sinonimo di una condizione fisica non impeccabile. Il 31enne si è lasciato alle spalle Joe Kovacs, fermatosi a 22.43 metri al primo tentativo: il primatista mondiale stagionale (23.13 siglato il 25 maggio proprio a Eugene e unico uomo oltre i 23 metri in questa annata agonistica) stacca il biglietto per i Giochi, senza fornire la stessa impressione di efficienza offerta un mese fa. Il terzo pass per Parigi finisce nelle mani di Payton Otterdahl, autore di un buon 22.26 con cui ha ampiamente distanziato Jordan Geist (21.79) e Josh Awotunde (21.77).

Sha’Carri Richardson firma il mondiale stagionale: volata imperiale sui 100 ai Trials, tempo superbo verso Parigi