Nuoto
‘Saranno Campioni’: Christian Bacico, il giovane dorsista che sogna di emulare Ceccon
Giovani aspiranti Ceccon crescono e tra questi c’è già un dorsista azzurro lanciato a caccia dei grandi risultati ottenuti dal dorsista italiano. Il suo nome è Christian Bacico e gli addetti ai lavori hanno già messo gli occhi su di lui da tempo. Classe 2005, Bacico nuota da quando ha sei anni nell’impianto di via Ferrini a Broni dove ha iniziato la sua attività agonistica nella squadra della Gis Milano, società che aveva ai tempi in gestione la piscina oltrepadana.
Una crescita costante ha caratterizzato la carriera del dorsista italiano che si è trasferito al Como Nuoto e, sotto la guida di Verika Scorza, ha iniziato ad ottenere risultati di altissimo spessore a livello giovanile. Il nuotatore lombardo frequenta il collegio di Novedrate, collegato all’Università telematica E-Campus, e si allena a Lentate sul Seveso, alla piscina gestita dalla società comasca.
Lo scorso anno Bacico al Mondiale giovanile ha colto una splendida medaglia di bronzo iridata con il tempo di 54”08 che lo ha inserito fra i grandi della specialità ancora prima di confrontarsi con i senior. Christian Bacico, invece, agli Europei sempre dello scorso anno ha conquistato un oro e un argento. La vittoria del giovane lariano, allenato da Verika Scorza, è giunta nella 4×100 mista maschile. Christian Bacico (55″35), Christian Mantegazza (1’02″52), Daniele Momoni (53″42) e Lorenzo Ballarati (48″51) si sono imposti al fotofinish con il tempo finale di 3’39″80. Dietro gli azzurri, i danesi hanno terminato a 3’39’84. Terza la Francia (3’42″16). L’argento individuale è invece arrivato nei 100 dorso. Bacico ha terminato con il riscontro cronometrico di 54″36, abbassando il 54″52 della semifinale. Davanti a lui, l’ucraino Oleksandr Zheltyakov (54”18).
Nell’inverno scorso ha fatto molto bene anche in vasca corta e si preannuncia come uno dei riferimenti della generazione pronta a spiccare il volo dopo i Giochi di Parigi e in vista di quelli di Los Angeles 2024. Il giovane dorsista pavese spesso imposta la sua gara su passaggi molto veloci con il tentativo di gestire al meglio il ritorno, anche se i 50 non sono esattamente la specialità della casa. Un atleta ovviamente con ampi margini di miglioramento su cui vale la pena investire perché le qualità non mancano e l’attesa di vederlo all’opera nei prossimi eventi di respiro internazionale è alta.