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Scherma

‘Saranno Campioni’: Damiano Di Veroli, il fratello d’arte che fa sognare in un’arma diversa

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Damiano Di Veroli/Bizzi Federscherma

La scherma rappresenta da sempre un incredibile bacino di medaglie per lo sport italiano. Una disciplina in cui il ricambio generazionale non è mai mancato, con la scuola italiana che è assolutamente tra le migliori del mondo. Ogni quadriennio olimpico l’Italia riesce ad essere grandissima protagonista, condensando campioni affermati a giovani promesse pronti spiccare il volo verso i traguardi più importanti.

In questi ultimi anni c’è soprattutto una famiglia che ha saputo mettersi in luce con risultati straordinari, ed è quella dei Di Veroli. Davide, il figlio più grande, è il più famoso ed è un uno dei più grandi interpreti della spada internazionale dopo che ha saputo mettersi al collo nell’ultima rassegna iridata di Milano un oro con la squadra ed un argento individuale, sfiorando un clamoroso bis visto il titolo europeo conquistato qualche settimana prima a Plovdiv.

Nella famiglia Di Veroli, però, non c’è solo Davide, ma anche Damiano, che a differenza del fratello gareggia non nella spada, ma nel fioretto. Un talento cristallino quello del 20enne romano, che ha ottenuto risultati incredibili a livello giovanile e che sta cominciando a mettersi in luce anche tra i senior.

La città bulgara di Plovdiv porta sicuramente bene ai Di Veroli, visto che, oltre all’oro di Davide, è arrivata la vittoria ai Mondiali Under 20 di Damiano. Uno straordinario cammino quello del romano, che si era presentato da numero uno del tabellone e che ha confermato il pronostico della vigilia.

Un talento veramente straordinario in un’arma come il fioretto dove la concorrenza è veramente elevatissima. Damiano si è già cimentato anche al piano di sopra, centrando degli ottimi piazzamenti sia al Grand Prix di Torino (tredicesimo) sia a quello di Washington (dodicesimo), perdendo rispettivamente dall’americano Nick Itkin e nel derby azzurro con Filippo Macchi.

Il futuro è luminoso per Damiano Di Veroli, che ha tutto il tempo per continuare la sua crescita. Avere un CT come Stefano Cerioni è una grandissima fortuna, perchè non c’è probabilmente miglior allenatore al mondo nel gestire i campioni o chi ha la stoffa per diventarlo. Inoltre avere un esempio in famiglia può solo aiutare, con Davide che sicuramente può essere il punto di riferimento per Damiano, con il sogno magari a Los Angeles 2028 di vivere insieme l’Olimpiade.