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Alessandro Sibilio in una nuova dimensione: “Senza Mori non sarei qui. E Warholm…”

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Alessandro Sibilio
Sibilio / Grana FIDAL

Alessandro Sibilio firma la miglior prestazione della carriera e si aggiudica una splendida medaglia d’argento nei 400 ostacoli ai Campionati Europei 2024 di atletica leggera sulla pista dello Stadio Olimpico di Roma. Il napoletano, battuto solamente dal fuoriclasse norvegese Karsten Warholm (46.98), ha dato comunque spettacolo demolendo il suo primato personale (il 47.93 della semifinale olimpica di Tokyo 2021) e ritoccando di 4 centesimi lo storico record italiano di Fabrizio Mori (47.54 nel 2001).

Una gara incredibile, veramente. Non ci credo. Sono due anni che aspetto questo momento, era sempre lì. Devo dire la verità: 20 minuti prima del riscaldamento sono andato a riguardare tutte le cose belle che i miei cari mi hanno scritto e ricordo ancora la faccia dei miei genitori dopo che erano venuti a Montecarlo facendomi una sorpresa, e non avendo finito quella gara la loro faccia era incommentabile purtroppo, proprio come la mia. Ho voluto rileggere i messaggi che mi hanno scritto“, le prime parole a caldo dell’azzurro.

Oggi è un giorno pazzesco per me. È il coronamento di un sogno. Voglio ringraziare Fabrizio Mori, a cui ho tolto questo record. Oltre ad essere un amico, che è ormai parte del team, è un idolo pazzesco per me visto che se non lo avessi visto a Siviglia 1999 ed Edmonton 2001 probabilmente non mi sarei appassionato“, prosegue Sibilio ai microfoni di Rai 2.

CADE UN RECORD STORICO! Alessandro Sibilio fa meglio di Fabrizio Mori ed è magnifico argento nei 400 hs agli Europei

Sul duello con Warholm, vincitore della gara con il nuovo record dei Campionati: “Karsten è un idolo. Quando vinceva il suo primo Mondiale io ero un fanciullo praticamente negli ostacoli. È un idolo incredibile. Grazie Karsten, grazie Roma e un po’ anche grazie a me. Prima medaglia internazionale da solista, quindi è un giorno speciale per me“.

Il 25enne campano è tornato infine sulle difficoltà affrontate nell’ultimo biennio dopo i vari infortuni: “Diciamo che sono state la mia disfatta ma anche la mia forza. Ogni giorno pensavo che non poteva vincere su di me, io sono più forte delle cadute“.

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