Tennis
Sinner o Alcaraz? L’analisi di Ambesi: “Italiano più continuo, lo spagnolo ha picchi più alti. Ma la tendenza…”
Massimiliano Ambesi (giornalista e analista di Eurosport) ha detto la sua sui temi d’attualità del tennis. Si è reduci da una settima felice per il movimento italiano: due titoli nell’ATP500 di Halle con Jannik Sinner e il doppio formato da Simone Bolelli e da Andrea Vavassori; la Finale raggiunta da Lorenzo Musetti nel celebre torneo del Queen’s.
Si è parlato di questo nell’ultima puntata di TennisMania, in onda sul canale Youtube di OA Sport. Ambesi ha analizzato la vittoria di Sinner sull’erba tedesca, prima affermazione del n.1 del mondo su questa superficie in carriera: “Ribadisco un concetto. Osservando i match di Sinner, si percepisce la serenità con cui sta giocando, consapevole di essere al top, e quando è stato il momento di alzare l’asticella l’ha fatto. Basti pensare alle poche palle break concesse sul proprio servizio in Germania. Sono riscontri importanti con un’esperienza limitata sulla superficie. Lui si presenta da favorito a Wimbledon, che ci sia Djokovic o meno“, la posizione del giornalista/analista di Eurosport
“Nel torneo di Halle ha affrontato giocatori validi e alla fine si è imposto in maniera netta, al di là del risultato, perché non c’è mai stata l’impressione ad esempio che Hurkacz potesse vincerla. Ha dato dei segnali in vista dei prossimi eventi. La classifica gli sorride e il traguardo dei 10000 punti è alla portata. Basti pensare che se arrivasse in Finale a Londra supererebbe questa quota. Può arrivarci prima delle Olimpiadi ed è nettamente in testa all’ATP Race“, ha aggiunto Ambesi.
Parlando poi del confronto tra Sinner e Carlos Alcaraz, uscito di scena negli ottavi di finale del Queen’s: “Vincere 38 partite su 41 non è poco per l’altoatesino, dopo di che fare un confronto con Alcaraz è abbastanza relativo allo stato attuale delle cose. Bisogna avere un campione più ampio, lo spagnolo è un atleta che ha meno continuità dell’italiano, ma ha picchi di rendimento più alti, ma è una tendenza che può cambiare. Vedremo“.
Parlando di Musetti, c’è stata la seguente sottolineatura: “Ha fatto un buon torneo, ha un po’ regalato il primo set a Paul nella Finale e lì che la partita si è messa in salita. È comunque andato vicino a prendersi il secondo set e ha giocato molto bene. Al di là del riscontro finale, sono le sensazioni a fare la differenza. Musetti sarà testa di serie a Wimbledon, è in fiducia perché il suo gioco può funzionare anche sull’erba. Il percorso di crescita psicologica prosegue. Lui aveva difficoltà ad approcciare ai match e la Finale gli mancava dal torneo di Napoli del 2022. Secondo me si stanno sbloccando tanti meccanismi e credo l’appuntamento clou per lui siano le Olimpiadi dove può essere anche da medaglia“.
Argomentando sulla rassegna a Cinque Cerchi, c’è questa idea: “Sicuramente vincere Wimbledon è qualcosa di estremamente importante, ma considerando l’impatto di una vittoria alle Olimpiadi di Sinner, anche per le ripercussioni nello sport italiano, ritengo che quest’ultima abbia maggior rilevanza. In generale, il tennis può dare un contributo importante perché ci sono tante possibilità per salire sul podio. Certo, dipenderà anche dal tabellone“.