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Taekwondo, Ilenia Matonti: “Non mi manca niente per fare bene a Parigi 2024. Mi piace il regolamento sui tre round”

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Ilenia Matonti / FITA

Ha riportato il taekwondo femminile italiano alle Olimpiadi dopo 16 anni (Pechino 2008) mostrando uno stile di combattimento pungente e moderno, e per certi versi sorprendente: Ilenia Matonti, -49 kg, sarà la mina vagante del tabellone della categoria di peso più leggera a Parigi 2024.

Intercettata da OA Sport, in un evento della FITA svoltosi a Roma, l’atleta nata nel 2004 ha detto: “Per arrivare a fare quello che ho fatto al Preolimpico mi sono dovuta allenare tanto e duramente, ma ora viene il bello: servirà essere ancora più decisi e costanti. Sto lavorando sui miei punti forti e su quelli deboli: voglio arrivare alle Olimpiadi al massimo”.

Sul Preolimpico vissuto inizialmente da outsider e poi diventato una gioia incredibile: Inizialmente ero molto agitata, poi però è stato un progressivo crescendo. Dai quarti di finale in poi mi sono sentita pienamente padrona di quello che stava accadendo, poi in semifinale, quando ho capito quello che stava per succedere, sono esplosa di felicità”.

I -49 kg sono una categoria di difficile interpretazione: “E’ una categoria molto particolare, ci sono tantissime ragazze che possono puntare alle medaglie, soprattutto in un’Olimpiade, dove nessuna vuole lasciare strada ad un’altra. So che l’esperienza di alcune potrebbe fare la differenza, ma con la mia voglia e la mia preparazione voglio colmare quel gap di abitudine alla scena internazionale. Io mi sto allenando per sentirmi al massimo: non mi manca niente”.

Infine sul regolamento su tre round dice: “All’inizio non mi piaceva, anche perché ero molto più abituata a combattere con il punteggio lungo. Poi però l’ho digerito dal punto di vista del tatami. Ora penso ad un round alla volta, anche perché il punteggio si azzera ogni volta”.

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