Taekwondo
Taekwondo, Vito Dell’Aquila: “A Parigi cerco il bis. La mia categoria è la più difficile, tatticamente posso fare la differenza”
Un nuovo tatami olimpico da conquistare. Dopo l’oro ai Giochi di Tokyo, Vito Dell’Aquila è pronto a volare alla volta di Parigi per prendersi il massimo nella categoria dei -58 kg, relativamente al taekwondo. Il pugliese, in esclusiva a OA Sport, ha fotografato il suo 2024 proiettandosi su quello che sarà nei prossimi mesi, sino al 7 agosto, data nella quale sarà impegnato sui quadrati.
Sul suo stato di forma il nativo di Mesagne spiega: “Sto bene, sono molto contento di come stia andando la preparazione. Mi sento motivato per cercare il bis a Parigi: mancano ancora due mesi, la strada è ancora lunga ma tracciata nella giusta direzione”.
Sulle gare in cui si è visto sui tatami fino ad ora, compreso quell’Europeo che qualche settimana fa gli ha regalato il titolo continentale a Belgrado: “La stagione olimpica non è mai facile, perché vanno individuati bene gli appuntamenti per avvicinare l’evento. Ho partecipato a tre Open e poi agli Europei vincendo tutti e quattro i tornei: ho mostrato una continuità importante, quasi inusuale da tenere così lungamente. E’ andato tutto bene, anche perché la pressione era il minimo: so che a Parigi l’aspetto emotivo sarà diverso, intanto ho messo nelle gambe dei buoni allenamenti”.
Consapevolezza e valore degli avversari: “Sono assolutamente consapevole della mia forza, so però che i rivali con cui mi scontrerò saranno altrettanto preparati. Il livello sarà altissimo e fare parte dei migliori della categoria dei -58 kg sarà un onore. A mio parere, questa è la categoria di peso più difficile: ci sono tantissimi atleti che punteranno non solo alle medaglie, ma direttamente all’oro. E’ tutto aperto”.
Infine Vito Dell’Aquila chiude la sua analisi soffermandosi sullo stile di combattimento che l’ha contraddistinto nelle ultime stagioni: “La mia caratteristica principale è quella di avere una gestione tattica migliore rispetto agli altri. Con questa dovrò fare la differenza, perché per valori medi, verso l’alto, ci equivaliamo in tante cose, ma sull’inquadramento del match so di avere qualcosa in più e la voglio sfruttare”.