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Tennis, Nicola Pietrangeli non è pronto ad abdicare: “Il numero 1 d’Italia sono ancora io”

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Nicola Pietrangeli / LaPresse

“Se sono ancora il più grande tennista italiano di tutti i tempi? Per il momento sì”. Nicola Pietrangeli a quanto pare non ha la minima intenzione di “abdicare” al cospetto di Jannik Sinner. La leggenda del tennis azzurro, infatti, ci tiene a specificare come sia ancora lui il punto di riferimento per questo sport. Una puntualizzazione che fa seguito ad altre di questo genere, nelle quali non ha mai risparmiato anche alcune “frecciatine” al giovane altoatesino.

Sia ben chiaro, il vincitore di due Roland Garros, si è unito al coro dei complimenti per il percorso di Jannik Sinner nel torneo del Grande Slam parigino (e non solo) e per il suo nuovo ruolo di numero 1 al mondo. Ma, come detto, per il classe 1933 (che l’11 settembre spegnerà 91 candeline) non è ancora tempo del passaggio di consegne in vetta al tennis italiano. Le sue parole rilasciate a Radio Rai 1, dopotutto, vanno proprio in questa direzione: “Se sono ancora il più grande tennista italiano di tutti i tempi? Sto correndo il pericolo di non esserlo più, lo vedremo alla fine della carriera di Sinner. Ma per il momento ancora sì”.

Bastone e carota, come si suole dire. Dato che il nativo di Tunisi ha poi parlato del ruolo di numero 1 che attende Jannik Sinner:Tutti vorranno batterlo. Sentirà l’enorme soddisfazione di esserci riuscito, ma da adesso in poi avrà solo nemici. Mi sembra un ragazzo con i piedi per terra, non c’è dubbio che ha anche una squadra veramente brava alle spalle che lo aiuta”. (Fonte: Corriere della Sera).

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Ultima battuta sul mondo del tennis, che si appresta a vivere un nuovo capitolo luminoso della propria storia: Adesso probabilmente nascerà una nuova era: prima c’erano Nadal e Federer, ora toccherà a lui e ad Alcaraz. Il sistema del ranking ATP? Sinner era già da qualche settimana numero uno, anche se i punti indicavano ancora in Djokovic il leader. Forse era meglio prima, quando il ranking lo stilavano i giornalisti. Spero un giorno qualcuno mi spiegherà cos’è questa era moderna”.

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