Ciclismo

Tour de France 2024: gli scalatori. Pogacar e Vingegaard i più attesi, presenti i gemelli Yates, Roglic ed Evenepoel

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Vingegaard / Lapresse

Siamo a un passo dalla grande partenza dal Tour de France 2024 che per la prima volta partirà dall’Italia, in particolare da Firenze: saranno tre le tappe che si svolgeranno nel nostro Paese prima di approdare in Francia. Prime due tappe in particolare che non saranno già semplici e potranno mettere alla prova i tanti scalatori che saranno presenti in questa 111a edizione della Grande Boucle.

Su tutti l’attesa è riposta in Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard. Ci sarà un’altra sfida tra i due? L’incognita principale riguarda la condizione fisica e di forma del danese, che rientrerà dall’infortunio grave patito al Giro dei Paesi Baschi proprio sabato a Firenze dopo quasi tre mesi di lontananza dalle corse. C’è molta più chiarezza per quanto concerne lo sloveno, che arriva da un Giro d’Italia monopolizzato in lungo e in largo e vuole fare la storia, ossia la doppietta Giro-Tour che manca da quando ci riuscì Marco Pantani nel 1998.

C’è curiosità nel vedere la competitività di Primoz Roglic e Remco Evenepoel. Roglic a quasi 35 anni è sicuramente in una fase discendente della sua carriera, ma ha dimostrato di poter arrivare ancora a grandissimi risultati e a poter lottare con credenziali con il podio: lo sloveno ha appena vinto il Giro del Delfinato e ha un conto in sospeso con il Tour, che non ha concluso per degli incidenti di percorso nel 2021 e nel 2022 e gli è sfuggito all’ultimo nel 2020. Evenepoel sarà alla prima partecipazione alla Grande Boucle e non sembra ancora poter lottare per la classifica generale.

Presenti anche i gemelli Adam e Simon Yates: Adam arriva decisamente meglio a questo appuntamento, vista la condizione mostrata al Giro di Svizzera che ha vinto. L’obiettivo può essere bissare il podio dello scorso anno. Ci arriva peggio Simon, ma in salita rimane comunque tra i migliori del lotto. A tenere alta la bandiera francese ci saranno soprattutto Lenny Martinez e Romain Bardet.

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