Seguici su

Ciclismo

Tour de France 2024, le stellette di difficoltà delle 21 tappe. Attesa per Galibier e Tourmalet

Pubblicato

il

Jonas Vingegaard

Benvenuto, Tour de France! La Grande Boucle è già al via con un po’ di anticipo a causa delle Olimpiadi. Si parte dall’Italia per questa lotta per la maglia gialla, con tutti che sognano un duello campale tra Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard con Remco Evenepoel e Primoz Roglic come terzi incomodi. Andiamo a conoscere insieme il percorso di questa Grande Boucle.

TAPPE TOUR DE FRANCE 2024

Prima tappa (29 giugno): Firenze-Rimini (206 km) ***

Si parte con una tappa mossa, che arride soprattutto agli uomini da classica. E potremo vedere subito le prime schermaglie tra gli uomini di classifica: sette GPM tra seconda e terza categoria, l’ultimo, il Colle di San Marino (7,1 km al 4,8%) scollina ai -26 dal traguardo.

Seconda tappa (30 giugno): Cesenatico-Bologna (200 km) ***

Tappa completamente in Emilia Romagna, meno complicata della prima ma che può creare grattacapi. Sei muri negli ultimi 120 chilometri, compresi due passaggi sul San Luca (1900 metri al 10,6%), l’ultimo ai -13.

Terza tappa (1° luglio): Piacenza-Torino (229 km) *

Prima volata del Tour de France: ci sono tre GPM, ma sono tutti abbastanza semplici per quello che sarà il primo sprint della Grande Boucle.

Quarta tappa (2 luglio): Pinerolo-Valloires (138 km) ****

Si entra in Francia e si inizia subito a far sul serio: Sestriere, Col de Montgenevre e Galibier (Souvenir Henry Desgrange) per una tappa che su 140 chilometri ne prevede 71 in salita. Le pendenze non saranno eccezionali, ma sarà un bell’aperitivo.

Quinta tappa (3 luglio): Saint-Jean-de-Maurienne-Saint-Vulbas (177 km) *

Qui si apparecchia tutto per la seconda volata del Tour. Due i GPM, la ote du Cheval Blanc e la Cote de Lhuis, ma non troppo duri e lontani dal traguardo.

Sesta tappa (4 luglio): Maçon-Digione (163 km) *

Classica tappa di trasferimento: dopo il Col du Bois Clair in apertura, è tutta pianura. Sprinter pronti a darsi di nuovo battaglia.

Settima tappa (5 luglio): Nuits-Saint-Georges-Gevrey-Chambertin (25 km, cronometro individuale) ****

Prima delle due cronometro della Grande Boucle. Percorso non propriamente piatto, che presenta un po’ si salita nella parte centrale. Gli specialisti non dovrebbero dunque avere vita facile, e occhio che può esserci qualche differenza anche tra gli uomini di classifica.

Ottava tappa (6 luglio): Semur-en-Axois-Colombey-les-Deux-Eglises (176 km) ***

Frazione segnata come pianeggiante dall’organizzazione del Tour, ma questa potrebbe essere la prima tappa che i cacciatori di tappe vorranno portarsi a casa. Cinque i GPM previsti, gli ultimi due brevi ma anche con percentuali interessanti. Il gruppo potrebbe dare il via libera…

Nona tappa (7 luglio): Troyes-Troyes (199 km) ****

Anche perché la prima settimana si chiude con il pavé. Sono quattordici i tratti con le pietre da affrontare, in cui tutti coloro che curano la classifica dovranno prestare massime attenzione. E occhio al meteo.

Decima tappa (9 luglio): Orléans-Saint-Amand-Montrond (187 km) *

La seconda settimana si apre con una tavola di 187 chilometri. Volata che appare praticamente scontata.

Undicesima tappa (10 luglio): Evaux-les-Bains-Le Lioran (211 km) ***

Si torna a salire, gli ultimi 47 chilometri sono adatti agli agguati, in cui sono infilati ben quattro GPM fin quasi al traguardo. Se qualcuno dovesse avere qualche crisi nei primi metri del finale sarebbero davvero guai..

Dodicesima tappa (11 luglio): Aurillac-Villeneuve-sur-Lot (204 km) **

Tappa che non dovrebbe rappresentare un pericolo per il gruppo. I primi chilometri vallonati e i tre GPM nella parte centrale potrebbero incoraggiare i cacciatori di gloria per prendersi una tappa al Tour.

Tredicesima tappa (12 luglio): Agen-Pau (171 km) *

Potrebbe essere un’altra occasione per i velocisti, che dovranno però tenere duro sui due strappetti posti poco prima del finale di frazione.

Quattordicesima tappa (13 luglio): Pau-Saint-Lary-Soulan (152 km) *****

Il primo arrivo in salita arriva oggi. E che tappa ci si aspetta sui Pirenei: Dopo 70 chilometri tranquilli, arrivano in fila il Tourmalet, l’Hourquette d’Ancizan e il Pla d’Adet. Oggi si potranno ampliare le differenze tra gli uomini di classifica.

Quindicesima tappa (14 luglio): Loudenvielle-Plateau de Beille (198 km) *****

Cinque GPM, quattro di prima categoria e l’ultimo Hors Categorie. E anche i nomi fanno tremare: Peyresourde, Mentè, Portet-d’Aspet, Agnes, Plateau de Beille. Oggi forse sapremo chi saranno i veri duellanti per il Tour.

Sedicesima tappa (16 luglio): Gruissan-Nimes (187 km) *

Gli sprinter e la maglia verde tornano a farsi vivi. Solo un GPM, ben lontano dal traguardo, e ben poche fatiche per le ruote veloci.

Diciassettesima tappa (17 luglio): Saint-Paul-Trois-Chateaux-Superdèvoluy (178 km) ***

Arrivo in salita, ma al termine di una giornata non troppo dura, che per 140 chilometri non dovrebbe offrire spunti. Poi Bayard, Noyer e salita finale negli ultimi 32 chilometri: possibile che i big non si diano troppa battaglia.

Diciottesima tappa (18 luglio): Gap-Barcelonnette (179 km) ***

Giornata difficile da interpretare: sei i GPM, tutti di terza categoria, in una giornata corsa sempre attorno ai 1000 metri di altitudine. Più che probabile che la fuga possa andare via quest’oggi.

Diciannovesima tappa (19 luglio): Embrun-Isola 2000 (145 km) *****

Benvenute alle Alpi, per una giornata che dopo i primi 20 chilometri non ha più un metro di pianura: Vars, Bonette ed Isola 2000 tutti concentrati in 120 chilometri. Inizia lo showdown tra gli uomini di classifica.

Ventesima tappa (20 luglio): Nizza-Col de la Couillole (133 km) *****

E si prosegue anche nel sabato successivo, con un’altra tappa breve ma concentratissima. Non c’è letteralmente un metro di pianura, concludendo con il Col de la Couillole, altra salita, l’ennesima, di prima categoria: ci sarà da divertirsi.

Ventunesima tappa (21 luglio): Monaco-Nizza (34 km, cronometro individuale) *****

E per non farsi mancare niente, si chiude a cronometro: ultimi 33,7 chilometri che vedranno ancra un po’ di salita: se i distacchi non dovessero essere ampi, questa prova contro il tempo potrebbe ancora decidere tutto.

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità