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Rugby

United Rugby Championship, Glasgow Warriors campioni! Battuti in rimonta i Bulls

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Oli Kebble
Kebble / IPA Agency

Si è appena conclusa al Loftus Versfeld di Pretoria la finale dell’United Rugby Championship e in campo sono scesi i sudafricani Bulls e gli scozzesi Glasgow Warriors. Una finale inaspettata alla vigilia, ma non sorprendente, tra due formazioni che hanno saputo essere ciniche nel momento più importante della stagione per arrivare all’atto conclusivo. Vediamo, dunque, come è andata e chi si è laureato campione 2024 dell’URC.

Non passa un minuto, che un fallo dei Warriors manda i Bulls sulla piazzola con Johan Goosen e punteggio che va sul 3-0. Errore degli scozzesi in touche e occasione persa per gli ospiti. Continua il possesso di Glasgow, che però non sfonda in un’ottima difesa sudafricana. E quando i Bulls recuperano l’ovale mettono subito sotto pressione i Warriors, risalgono il campo e ottengono una rimessa sui 5 metri. Altro fallo e al 15’ torna sulla piazzola Goosen per il 6-0.

Insistono i Bulls, che stanno dominando questa prima parte del match, conquistano un’altra punizione e altra touche nei 22 avversari. E di potenza i sudafricani sfondano più volte e al 24’ vanno oltre, ma non schiacciano sul prato e nulla di fatto. Ma insiste la squadra di casa, conquista un’altra punizione, ancora una touche e questa volta van Staden schiaccia per il 13-0. Soffre tantissimo Glasgow, cresce il nervosismo, aumentano errori e falli, ma al 32’ palla strappata da Cancelliere che va in contrattacco, ma ennesimo errore e nulla di fatto per gli scozzesi. Provano a evitare il tracollo i Warriors, ma non si rendono mai pericolosi, anche se i Bulls non colpiscono più e, così, all’ultima chance a tempo scaduto arriva la meta di Glasgow con Scott Cummings per il 13-7 che riapre completamente il match.

Prova a partire forte Glasgow a inizio ripresa, si porta velocemente sui 5 metri, ma alla fine si isola Horne e spreca una chance enorme di chiudere subito la rimonta. E dopo 10 minuti di dominio scozzese, ecco che alla prima occasione per i Bulls arriva una punizione e Goosen può andare sulla piazzola per il 16-7. Subito, però, arriva un fallo ingenuo dei padroni di casa e Warriors che ritornano nei 22 avversari. E dalla maul devastante arriva la meta firmata da Turner per il 16-14 al 55’.

E dopo un primo tempo in cui Glasgow non si era visto fino alla scadere, ora è un dominio totale della squadra di Franco Smith e al 63’ arriva una meta spettacolare, con l’ovale che viene mosso tanto e, alla fine, offload per Huw Jones che schiaccia. Sorpasso Warriors che vanno sul 21-16. Al 67’ potrebbe arrivare il colpo del ko, con palla intercettata e meta di Dempsey, ma Liperini – il tmo – fa annullare per un placcaggio anticipato e Bulls che si salvano. Ora è troppa l’indisciplina dei sudafricani, che sprecano e permettono agli ospiti di risalire il campo. Così al 72’ vanno sulla piazzola dalla distanza gli scozzesi con George Horne, ma il calcio è corto. Poco dopo, gravissimo errore di Goosen, che calcia una punizione a proprio favore oltre la linea di fondo e ovale regalato ai Warriors di nuovo in attacco, mentre passano i minuti. Recuperano palla i Bulls, che hanno l’ultima chance di ribaltare tutto. Ma arriva il tenuto a 150″ dalla fine e Glasgow che può controllare. Interviene, però, ancora Liperini dalla sala regia che ha visto un placcaggio alto e cartellino giallo per Tom Jordan. Warriors in inferiorità e possesso che torna ai Bulls. A tempo scaduto touche sui 5 metri per i sudafricani, ma la difesa di Glasgow resiste e finisce 16-21 per i Warriors, che si laureano campioni.