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Volley femminile, la mano di Velasco su un’Italia che ha superato le divisioni ed ora guarda alle Olimpiadi

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Italia volley
Italia volley / FIVB

La Nazionale Italiana di volley femminile era un’autentica polveriera nel 2023: il rapporto tra Davide Mazzanti e alcune atlete era ormai logoro, il feeling tra alcune senatrici e il Commissario Tecnico era sfumato già da tempo, il CT era addirittura giunto alla decisione di fare a meno di alcune senatrici come Monica De Gennaro, Cristina Chirichella, Caterina Bosetti e Paola Egonu era stata relegata in panchina di Europei, prima di non prendere parte al preolimpico.

Fu una stagione fallimentare: quarto posto agli Europei e sconfitta contro la Polonia nel match che metteva in palio il pass per le Olimpiadi di Parigi 2024. L’era di Mazzanti giungeva al termine e la Federvolley riusciva a trovare l’accordo con Julio Velasco, Guru assoluto della pallavolo internazionale che ha guidato la memorabile Generazione dei Fenomeni verso le apoteosi iridate. Una nuova avventura sulla panchina femminile per il tecnico di La Plata, dopo la breve avventura nel 1997-1998.

La mano di quello che può essere definito come un autentico santone di questo sport si è subito sentita: il 72enne ha superato le divisioni in seno allo spogliatoio, ha riparato le crepe, ha ripianato le divergenze e ha ricostituito un gruppo che nel recente passato aveva vinto gli Europei nel 2021, la Nations League nel 2022, l’argento ai Mondiali 2018 e il bronzo ai Mondiali 2022. La squadra è tornata quella dei giorni migliori ed è stata subito capace di vincere sotto la guida di Julio Velasco.

L’Italia ha infatti vinto la Nations League in maniera dirompente: dieci successi su dodici incontri disputati nella fase a gironi, poi i successi su USA e Polonia con il massimo scarto e l’affermazione sul Giappone per 3-1 nella finale andata in scena a Bangkok. Le azzurre hanno fatto festa in Thailandia, dimostrandosi superiori alla concorrenza e lanciandosi con grande ottimismo verso le Olimpiadi di Parigi 2024, dove si può sognare di puntare a un risultato di rango dopo non aver mai superato lo scoglio dei quarti di finale ai Giochi.

Paola Egonu è il terminale offensivo di riferimento e anche oggi è stata premiata come MVP, ma è tutto il gruppo a girare nel verso giusto: Myriam Sylla sembra avere ritrovato lo smalto dei giorni migliori, Anna Danesi è una capitana estremamente solida, Sarah Fahr è una centrale di rango, Alessia Orro offre una regia sempre più variegata, Monica De Gennaro è il miglior libero del mondo, Alice Degradi si sta rivelando una valida alternativa a Caterina Bosetti.

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