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Pallavolo
Volley femminile, l’Italia dimostra alla Polonia chi è più forte e le impartisce una severa lezione: è finale di Nations League!
L’Italia ha travolto la Polonia con un perentorio 3-0 (25-18; 25-17; 25-12) e si è qualificata alla finale della Nations League di volley femminile. Le azzurre hanno sbrigato la pratica biancorossa in un’ora e quindici minuti di gioco, strapazzando in maniera netta un’avversaria che non è riuscita minimamente a impensierire le ragazze del CT Julio Velasco. Il sestetto di coach Stefano Lavarini, ieri giustiziere della quotatissima Turchia al tie-break, è rimasto in totale balia della nostra Nazionale, autrice di una partita semplicemente perfetta dopo il successo con il massimo scarto ottenuto contro gli USA.
L’Italia ha giganteggiato in lungo e in largo a Bangkok (Thailandia), offrendo un gioco più spumeggiante in fase offensiva, più solido sottorete e più incisivo al servizio, anche se non è mancata qualche sbavatura in ricezione su cui riflettere. Anna Danesi e compagne torneranno in campo domani (domenica 23 giugno, ore 15.30) per fronteggiare il Giappone. Sarà la seconda finale di Nations League della storia tricolore, dopo quella vinta nel 2022 contro il Brasile ad Ankara: fu l’ultimo grande acuto della gestione Mazzanti, prima dei noti problemi di spogliatoio che portarono ai fallimenti della passata stagione agonistica.
L’Italia ha preso di forza il controllo delle operazioni già dopo poche battute nei tre set odierni e ha ampiamente meritato un successo mai stato in discussione, riscattando i ko rimediati contro la Polonia nel Preolimpico dello scorso anno e qualche settimana fa nella fase preliminare di Nations League (in quelle occasioni, però, la nostra Nazionale era priva di diverse big). A fare la differenza è stata la scatenata opposta Paola Egonu, autrice di 22 punti (2 muri). A spalleggiarla la pimpante schiacciatrice Myriam Sylla (11 punti) sotto l’ottima regia di Alessia Orro (7 punti, 5 muri).
La capitana Anna Danesi ha messo a segno cinque punti (tre muri), affiancata al centro da Sarah Fahr (tre punti). Di banda ha iniziato Caterina Bosetti (1) e poi è subentrata Alice Degradi (6), strepitosa il libero Monica De Gennaro. Alla Polonia non è bastato il talento acclarato della bomber Magdalena Stysiak (11 punti) e della regista Joanna Wolosz, 9 punti per il martello Lukasik affiancata da Medrzyk (6).
LA CRONACA DELLA PARTITA
Korneluk e Stysiak si fanno vedere in avvio di primo set (3-5), ma l’Italia replica prontamente e trova subito un break: staffilata di Egonu, muri di Fahr e Orro, contrattacco di Sylla e 8-5. Stysiak viene murata e le azzurre trovano il +4 (10-6), ma poi Egonu commette un paio di errori e le biancorosse si avvicinano (10-8). Sylla sale in cattedra con un diagonale e un ace (13-9), poi tocca a Egonu con un pallonetto e una stampata in faccia a Lukasik (15-9). La nostra Nazionale è in controllo della situazione, anche se un bel vincente di Lukasik e un errore di Bosetti riavvicinano le polacche (16-13). Un primo tempo di Fahr, un ace di Egonu e un contrattacco di Bosetti ristabiliscono le distanze (20-13). L’Italia può amministrare la situazione, un diagonale di Egonu e un muro di Orro chiudono i conti.
L’Italia scappa subito via nel secondo set: errore di Stysiak, diagonale e pallonetto di Egonu (3-0). Egonu e Lukasik ingaggiano un bel duello (6-4), poi Orro serve lungo e Stysiak punisce in contrattacco (8-8). Le azzurre non si scompongono e riallungano: pallonetto di Egonu, errore di Korneluk in primo tempo, muro e primo tempo di Danesi, stampata di Degradi su Stysiak per il 13-9. Le ragazze di Velasco conservano il vantaggio (16-12), poi Egonu chiude uno scambio lungo e Degradi si esalta in pipe (18-12). Azzurre in totale controllo, finale di set a senso unico, Egonu firma due vincenti consecutivi (23-16) e sull’errore al servizio di Korneluk si chiudono i conti.
L’avvio del terzo parziale è equilibrato (6-6), ma l’Italia è decisamente più forte e crea il buco: muro di Danesi, errore di Stysiak, diagonale di Egonu e parallela di Sylla per il 10-7. Egonu sale in cattedra con un muro e una bordata, poi Stysiak sbaglia e Degradi piazza il 14-9. Degradi fa breccia in attacco, Fahr mura Lukasik, Sylla piazza il mani-out e sul 18-10 calano i titoli di coda. L’Italia deve soltanto amministrare e chiude con un muro di Sylla su Smarzek.
LE PAGELLE DELLE AZZURRE