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Volley, l’Italia chiude il round robin della Nations League contro la Turchia. Una vittoria vale il terzo posto

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Ultima fatica per l’Italia nel round robin della Nations League 2024 di volley maschile, prima di concentrarsi sulla Final Eight e provare a ripetere l’entusiasmante cammino delle ragazze di Julio Velasco. L’avversario di questo pomeriggio, con la prima battuta in programma alle 16.30, è la Turchia. Anatolici che occupano l’ultima posizione in classifica, per una sfida in cui i tre punti sono fondamentali per avere l’aritmetica del terzo posto. Ma ancora più importante è la reazione dopo la bruttissima prestazione di ieri sera.

Urge una risposta dopo la debacle totale contro i padroni di casa della Slovenia. La partita più brutta giocata dalla nostra nazionale, che non ha trovato armi per arginare gli avversari ma soprattutto è stata decisamente troppo fallosa. Un gruppo giovane che ha lottato contro la Polonia, vinto contro la Bulgaria ed è stato surclassato dagli sloveni. Il primo a dover far vedere che in campo ieri sera è stata una serata storta è Alessandro Bovolenta, completamente impalpabile e incapace di mettere a terra palloni.

De Giorgi ha portato a Lubiana una nazionale molto giovane, che doveva instaurare nel CT qualche dubbio in vista della convocazioni per Parigi. Fino ad ora le nostre seconde linee hanno fatto molta fatica, soprattutto quando il livello si è alzato. Non è il caso della partita di oggi, che almeno sulla carta non dovrebbe riservare troppe insidie. Da registrare il servizio, ieri 19 errori dai 9 metri contro appena un solo ace, così come i 28 gratuiti sono da limitare. Insomma, serve una prestazione diversa anche contro una squadra più modesta come può essere la Turchia.

C’è un precedente piuttosto recente tra Italia e Turchia, che si sono affrontate in amichevole a Cavalese poco più di un mese fa. Era la seconda partita della stagione, e Fefè De Giorgi era ancora in mezzo a tutti gli esperimenti con i ragazzi che avevano appena finito l’annata con i rispettivi club, e si allenavano insieme da pochi giorni. Per la cronaca il risultato premiò l’Italia, che vinse 3-1, non senza faticare in tutti i parziali, con il servizio turco che aveva messo a dura prova la nostra ricezione.

Turchia che è la squadra fanalino di coda di quest’edizione del prestigioso torneo internazionale. Un percorso tutt’altro che idilliaco quello dei turchi, che possono vantare un solo successo a fronte di dieci sconfitte. Ancora più inquietante il dato relativo ai set: solo 12 portati a casa contro i trentuno concessi agli avversari. Una squadra però dotata di un paio di qualche buonissima individualità, ben conosciute alle nostre latitudini, che se in giornata possono creare grattacapi.

Chiavi della squadra affidate al palleggiatore Murat Yenipazar, classe 1983 e regista in patria del Fenerbache dotato comunque di buone mani. La principale bocca da fuoco in teoria dovrebbe essere l’opposto Adis Lagumdzija, quest’anno titolare a Civitanova, che nel torneo viaggia a 7.91 punti di media a partita. Sta però rendendo meglio Kaan Gürbüz, che ha giocato anche l’ultima sfida contro la Serbia e che si assesta sopra i dieci palloni messi a terra per match.

Chi si sta distinguendo di più in questa Nations League è il martello Ramazan Efe Mandiraci, avversario da curare particolarmente per il muro dei giovani azzurri per provarlo a disinnescare il più possibile. Con lui in banda si alternano Efe Bayram e Mirza Lagumdzija, mentre al centro i titolari dovrebbero essere Mert Matić e Bedirhan Bülbül.

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