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Wimbledon 2024: il tabellone delle italiane. Jasmine Paolini con Andreescu da mina vagante, per le altre è dura

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Paolini / PA Wire/PA Images / IPA

Dovevano essere cinque le italiane a Wimbledon, ma saranno invece in quattro a causa del forfait di Elisabetta Cocciaretto giunto nella serata di ieri. Questo fatto fa sì che le prospettive italiane, già non propriamente delle migliori, di fatto riducano alla sola Jasmine Paolini delle realistiche possibilità di fare (molto) bene. Ma andiamo a vedere la situazione nel dettaglio, indicando le giocatrici non per ranking, ma per dove appaiono nel main draw (quindi l’ordine qui seguito sarà Bronzetti-Paolini-Errani-Trevisan).

LUCIA BRONZETTI
Giocherà di martedì perché è nel lato di Marketa Vondrousova (la ceca, in quanto campionessa, aprirà il Centre Court nel secondo giorno). Per la riminese confronto subito difficilissimo con la canadese Leylah Fernandez, che sta vivendo quest’anno la miglior stagione su erba della sua vita. Ed è ancora in corsa a Eastbourne, dove giocherà quest’oggi la finale con la russa Daria Kasatkina. Tra le due non ci sono precedenti, ma l’italiana sembra avere davvero la vita difficile: si tratterebbe di trovare la prima vittoria a Wimbledon contro una giocatrice in grande forma, il tutto nonostante sia Birmingham che Bad Homburg abbiano offerto dei buoni segnali. E, ancora, nonostante il secondo turno possa essere quantomeno giocabile (sì, è vero, c’è il nome di Caroline Wozniacki, ma la danese sui prati non ha mai convinto del tutto, anzi non è mai nemmeno andata vicina a vincere). Si tratta, in ogni caso, di un terzo turno potenzialmente chiuso dalla kazaka Elena Rybakina.

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JASMINE PAOLINI
Giocherà di lunedì. Il suo viaggio comincerà con la spagnola Sara Sorribes Tormo, terraiola con la quale bisogna tenere sempre in conto una durata importante delle partite. Il fatto vero, però, è che l’iberica con l’erba ha storicamente un pessimo rapporto e questo, anche in virtù della semifinale raggiunta a Eastbourne dalla numero 7 del mondo, non può che portare i rapporti di forza verso la toscana (vero, 1-1 nei precedenti, ma l’1 di Sorribes Tormo è datato 2015). Ancora in fase di secondo turno potrebbe esserci un campo importante qualora ci arrivasse Heather Watson. Sia con lei che con la belga Greet Minnen le circostanze restano ben più che favorevoli, ma al terzo turno gira il fantasma di Bianca Andreescu.

La canadese ha già visto Paolini sulla propria strada al Roland Garros ed è finita in tre set, ed è sempre da rimarcare come, qualora l’ex vincitrice degli US Open improvvisamente tornasse quella che era, ce ne sarebbe per pochissime, o forse nessuna. Per adesso va a corrente alternata (finale a ‘s-Hertogenbosch, primo turno a Bad Homburg). Eventuale ottavo con l’americana Madison Keys, non la più forte del mondo su erba, ma nemmeno con giocatrici realmente capaci di impensierirla. Siamo nel quarto di tante figure di spicco: Coco Gauff, Naomi Osaka, Victoria Azarenka per citarne tre. La strada verso un quarto di finale è lunga, e, riassumendo, molto dipende da Andreescu. E anche dalla condizione fisica di Jasmine, che contro Kasatkina a Eastbourne è apparsa in debito di forze nel finale.

SARA ERRANI
Giocherà di lunedì. Nella sfortuna di trovare una testa di serie, la ceca Linda Noskova, quantomeno c’è la fortuna di non aver trovato uno dei nomi di grido. Vero è che, a Berlino, la diciannovenne di Vsetin ha messo in seria difficoltà Ons Jabeur, ed è noto che qui la tunisina parte sempre con abbondanti favori del pronostico per arrivare almeno in semifinale (e due finali di fila le ha giocate). Vero è anche che Errani vive su una buona fiducia, quella conquistata sull’erba di Gaiba, nel Veneto, con la semifinale nel 125 locale. Chiaramente l’italiana parte sfavorita, ma qualche margine per il colpo c’è. Certo, poi c’è anche il problema di Bianca Andreescu al turno successivo, che andrebbe molto probabilmente a impedire in ogni caso il derby eventuale con Jasmine Paolini. A proposito di Errani-Noskova, va rimarcato un dato: ci sono 17 anni di differenza tra le due giocatrici. Un’intera generazione.

MARTNA TREVISAN
Giocherà di lunedì. Si trova nello stesso spot di quarti di Paolini ed Errani, ma anche lei ha un brutto sorteggio. Anzi, è il peggiore dei tre di questa sezione. Già non certo erbivora provetta, la fiorentina deve anche fare i conti con l’americana Madison Keys. Per svariate ragioni, le due non si sono mai affrontate, ma la prima arriva in un luogo dove, per quanto mai in grado di prendersi chance da vittoria, la nativa dell’Illinois ha comunque raggiunto due quarti di finale. Non male, per essere il peggior suo Slam dei quattro. Nella sua lunga carriera, peraltro, di titoli sull’erba ne ha intascati tre e su questa superficie per quattro volte si è imposta su una top ten. Di tutti i confronti, è questo con ogni probabilità quello più chiuso a sfavore di una giocatrice italiana.

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