Tennis
WTA Berlino 2024: Jessica Pegula fa il doppio colpo. Annulla 5 match point a Kalinskaya in finale e trionfa
Jessica Pegula superstar, si potrebbe dire dall’altra parte dell’Oceano. Spettacolare la sua giornata al WTA 500 di Berlino: prima va a vincere la (breve) parte rimanente della sua semifinale, poi completa l’opera e, annullando ben cinque match point, batte la russa Anna Kalinskaya in finale per 6-7(0) 6-4 7-6(3). Per lei è il quinto torneo vinto in carriera, il primo del 2024, che la riporta a circa 1000 punti dal quarto posto nel ranking WTA, appartenente ora alla kazaka Elena Rybakina.
Tanto per cominciare, a Pegula tocca iniziare la giornata chiudendo la semifinale con Coco Gauff: il derby tutto USA riparte dal 7-5 6-6 con 3-1 per la trentenne di Buffalo, che chiude il tie-break sul 7-2, ma ha ben poco tempo per riposare perché deve subito giocare la finale.
Qui Kalinskaya comincia male, non solo perché arriva il 3-0 della sua avversaria, ma anche perché non sembra in buona condizione: chiama medical time out proprio nelle fasi iniziali. Di lì in avanti, però, la russa non solo sta meglio, ma riesce a recuperare il break di svantaggio. Inizia però una serie nella quale le due, per cinque volte di fila nel complesso, non tengono la battuta (c’è anche Pegula che non sfrutta la chance di servire per chiudere il parziale). Diventa inevitabile un tie-break nel quale, però, l’americana scompare dal campo: tanto meglio per Kalinskaya che scrive 7-0 sul tabellone.
La russa non parte bene neppure nel secondo set, con Pegula che fa capire che la qualità c’è tutta già nel game d’apertura, con il break a 15. Dopo vari giochi molto lottati, si decide tutto tra sesto e settimo, con uno scambio di servizi strappati che finisce per lasciare la situazione pressoché invariata. Ed è a 30 che arriva il 6-4 dal quale si può ricavare un’unica cosa: terzo parziale.
Diventa a questo punto davvero furente la lotta che si scatena tra le due giocatrici. Nel quarto game Kalinskaya vola sul 3-1 e sembra poter controllare la situazione, ma arriva il controbreak di Pegula nel settimo gioco, a indicare che è ancora ben più che pienamente nel match. Tutto si trasforma in pura battaglia di qui in avanti: quattro palle break mancate dall’americana sul 4-4, poi quattro match point, di cui due consecutivi, a favore della russa sul 4-5 in proprio favore. Non ne passa nessuno, come non passa neppure quello sul 5-6. Si arriva così a un altro tie-break, nel quale a fare la differenza è anche il lato mentale, con Pegula che, sostanzialmente salvata dal destino della sconfitta, riesce a prendere quel che ha e chiudere sul 7-3.
Servono due durissime ore e 38 minuti per chiudere il confronto, nelle quali sono solo tre i punti in più vinti da Pegula (116-113). Sebbene ci siano più prime in campo di Kalinskaya (73,9% con 85/115 contro 61,4% con 70/114), sono i piccoli dettagli e i punti decisivi a rivelarsi favorevoli all’americana, ed è per questo che anche il 65,7%-57,6% di punti vinti con la prima va letto col giusto peso. Come anche il 45,5%-53,3% di punti vinti sulla seconda: sono da leggere come 20/44 e 16/30.