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WTA Nottingham, Lucrezia Stefanini si impone in un match fiume sulla cinese Lin Zhu

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Stefanini / LaPressse

Mostra i muscoli Lucrezia Stefanini. La numero 153 al mondo torna a vincere nel circuito maggiore prendendosi lo scalpo della cinese Lin Zhu al primo turno del torneo di Nottingham. Una sfida durissima, chiusa sul 7-6 3-6 7-5 in quasi tre ore di partita, che le permettono di attendere al match successivo un’avversaria possibile tra le qualificate Emily Appleton e Kimberly Birrell.

Partita gagliarda di Lucrezia, che prova ad annullare la differenza di 100 posizioni tra lei e la sua avversaria, anche settima giocatrice del seeding. Tanto da avere la grinta necessaria per poter tornare immediatamente in auge in entrambi i casi in cui si ritrova sotto di un break, subito nel quinto e nell’undicesimo gioco. Il secondo è ancora più indicativo, riuscendo a strappare il servizio alla sua avversaria, più profonda di colpi, quando va a servire per il set. Si va al tiebreak ed un paio di lob ben ricamati consentono all’azzurra di mettersi in tasca la prima frazione dopo poco più di un’ora.

Ma la tendenza ad essere ancora lei ad andare per prima sotto prosegue anche nel terzo gioco del secondo set: altro game combattuto, risolto da Zhu con un bel contropiede dal centro del campo. Ma la giocatrice cinese conferma la sinistra abitudine a perdere il controllo dello scambio appena va in vantaggio: per la terza volta arriva il controbreak immediato con un errore da fondo. le difficoltà però continuano e nell’ottavo gioco Stefanini è costretta a difendersi da sotto 0-40; ci riesce ma un colpo a rete la rimette ad inseguire, e subito dopo Zhu riesce per la prima volta a confermare un break, prendendosi la seconda frazione.

Terzo set ancor più pazzo di quanto visto in precedenza. Apertura con tre break in fila, due in favore di Zhu, che sembra finalmente prendere il largo. Ma non è più soltanto una partita di tennis, è una guerra di nervi. E difatti, dall’ottavo gioco in poi, arriva un altro trittico di break, stavolta con due in favore dell’azzurra. Che nell’undicesimo gioco si difende come una leonessa, salvando addirittura quattro palle break. Zhu non ne ha più e, sul servizio per mandarla al tiebreak, trema: Lucrezia invece è di ghiaccio con la palla corta per il match point e la risposta vincente lungolinea sulla seconda dell’avversaria.

Una vittoria che sta nella caparbietà e nel cinismo. Caparbietà per il numero di palle break salvate: dodici su diciannove complessive. E cinismo per quelle convertite: 7/8. Basta questo per spiegare la vittoria di Lucrezia.

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