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Adriano Panatta dà i suoi giudizi dopo Wimbledon: “Alcaraz e Sinner sono n.1 a pari merito, Djokovic favorito dal tabellone”

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Adriano Panatta
Panatta / IPA Sport

Adriano Panatta tra una chiacchiera e un’altra ha parlato con l’amico di una vita Paolo Bertolucci di quanto è accaduto a Wimbledon nel podcast “La Telefonata“, iniziativa in collaborazione con TennisItaliano, prodotta da Fandango e disponibile su Spotify. Il discorso si è sviluppato inizialmente sulla Finale del torneo maschile, dominata da Carlos Alcaraz contro Novak Djokovic.

Parliamoci chiaro, Djokovic è arrivato in Finale avendo un tabellone agevolato. Ha affrontato negli ottavi Rune che si batte da solo, mentre devo ammettere che contro Musetti mi aveva un po’ illuso per il livello di gioco espresso. Nella Finale, invece, si è vista una grande differenza“, ha dichiarato il campione del Roland Garros e di Roma 1976.

In riferimento ad Alcaraz, c’è stata una sottolineatura molto chiara: “Lui è già fortissimo e ha un 10% in cui fa cose con poco senso. Se gli passa questa cosa…Penso soprattutto alla gestione del decimo gioco, sul 5-4 nel terzo set quando ha buttato tre match-point. Io poi non capisco queste classifiche, perché per quanto mi riguarda lui e Sinner sono primi a pari merito per quanto hanno fatto vedere quest’anno. Sta logica di quanto han fatto l’anno scorso non la capisco“.

Panatta si è riferito anche a Lorenzo Musetti: “Lui ha giocato bene, però aspetta ancora troppo. Quando giochi contro Djokovic, non che è puoi aspettarsi che la partita la regali lui. Deve giocare in maniera più aggressiva e un metro e mezzo più avanti, cosa che in parte ha fatto in questo Wimbledon“.

E in vista delle Olimpiadi di Parigi: “Djokovic non penso batta più né Alcaraz e né Sinner e per i Giochi sarà un affare tra loro due. Jasmine Paolini si giocherà le medaglie“.

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