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Adriano Panatta spegne gli entusiasmi: “Sinner-Berrettini? Non la partita del secolo, troppi errori!”

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Adriano Panatta
Panatta / IPA Sport

Una voce fuori dal coro? In queste ore c’è tanto entusiasmo dopo la partita disputata da Jannik Sinner e Matteo Berrettini a Wimbledon. Nel secondo turno dei Championships, i due tennisti italiani si sono confrontati per proseguire l’avventura a Londra e, alla fine, ha prevalso il n.1 del mondo in quattro set di grande intensità emotiva.

Ne hanno parlato nell’ultima puntata de “La TelefonataPaolo Berlucci e Adriano Panatta, podcast su Spotify. Il campione di Roma e del Roland Garros ’76, pungolato dall’amico di una vita, ha analizzato quanto accaduto ieri sul Centrale dello Slam britannico.

Come partita è stata bellissima dal punto di vista delle emozioni, ma tecnicamente non un granché. Ho letto di partita del secolo, ma come al solito si esagera. Hanno fatto un sacco di errori non forzati tutti e due e credo che non sia normale per Sinner sbagliare così tanto“, ha affermato Panatta. “Sembra quasi che lui rimanga sorpreso di giocare non al meglio e ieri non ci riusciva, anche per meriti di Berrettini“.

Penso che entrambi possono fare meglio. Sinner credo abbia giocato all’80% del suo potenziale, forse anche meno, visti i match contro Alcaraz e Djokovic in passato. Berrettini ha ritrovato la potenza del servizio, però si muove peggio di tre anni fa. Questo si recupera con l’allenamento e le partite che gli mancano, può migliorare e fare il suo gioco. Inoltre deve lavorare sul rovescio, ha un movimento che non mi convince“, ha aggiunto Adriano.

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