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Alex Schwazer si ritira nella gara d’addio. “Volevo fare le Olimpiadi, atleta per sempre”

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Schwazer / Giuseppe Facchini/FIDAL

Alex Schwazer non ha portato a termine quella che dovrebbe essere stata l’ultima gara della propria carriera. Il Campione Olimpico della 50 km di marcia a Pechino 2008 non è riuscito a completare i 20.000 metri di marcia sulla pista del centro sportivo Pomerio ad Arco (in provincia di Trento).

L’altoatesino era al ritorno dopo una squalifica di otto anni per doping (particolarmente controversa e discussa), ma purtroppo è stato frenato da problemi alla schiena e si è ritirato quando mancavano sei chilometri al termine, di fronte a un nutrito pubblico presente sugli spalti che lo ha sostenuto con grande affetto.

Il 39enne, che ha gareggiato con la maglia dell’Atletica San Biagio e che era affiancato in pista soltanto da altri due atleti, si era reso protagonista di una buona prima parte di prova (transito in 42:41 a metà gara) nonostante la pioggia iniziata a cadere una quarantina di minuti prima dell’inizio della prova. Il sogno era quello di marciare sul passo di 1h22′, ovvero il minimo Fidal per le Olimpiadi di Parigi 2024 (la finestra era chiusa, ma sarebbe stato un chiaro segnale).

La gara del rientro agonistico e del contestuale addio non si è conclusa al traguardo per Alex Schwazer, che ora volterà definitivamente pagina e guarderà al futuro. Ai microfoni di Sky Sport ha dichiarato: “Volevo esserci per i miei bimbi. Volevo che vedessero almeno una volta quello che faceva il loro papà. Avrei voluto disputare le Olimpiadi quest’anno. È stato incredibile vedere tutte quelle persone in tribuna qui ad Arco di Trento. Sentirsi di nuovo atleta è stato bello. Un’atleta lo è per sempre, come un pittore o un musicista“.

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