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Alexander Zverev rivela il suo infortunio a Wimbledon e accusa il clan di Fritz

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Alexander Zverev
Zverev / LaPresse

Un’amara sconfitta per Alexander Zverev. Il n.4 del mondo si è dovuto arrendere all’americano Taylor Fritz negli ottavi di finale di Wimbledon. Il californiano è stato in grado di rimontare da una condizione di chiaro svantaggio, sotto due set a zero, prevalendo nel quinto set con lo score di 4-6 6-7 (4) 6-4 7-6 (3) 6-3. Sarà quindi Fritz a sfidare nei quarti Lorenzo Musetti.

Zverev in conferenza stampa ha rivelato di non stare così bene dal punto di vista fisico, parlando del problema al ginocchio, come evidenziato da una fasciatura nel corso del match: “Ho un edema osseo nel ginocchio e ho anche una lacerazione della capsula del ginocchio. Sono stati causati dalla caduta nel match contro Norrie. Non è nulla che necessiti di un intervento chirurgico, guarirà da solo. Però adesso è piuttosto doloroso. Anche se non riuscivo nemmeno a camminare e non mi sono potuto allenare, nel giorno della partita mi sentivo molto meglio. Per questo ho provato a giocare, non volevo ritirarmi“, ha raccontato il tedesco.

Sono orgoglioso di aver combattuto fino alla fine. Ovviamente non è una sconfitta facile, ma è andata così. Verso la fine, nel quarto e quinto set, facevo davvero fatica a servire e ad appoggiarmi sulla gamba, per metterci un po’ di potenza“, ha aggiunto Zverev.

Inoltre, nel momento in cui c’è stata la stretta di mano, Sascha ha rivolto alcune parole allo statunitense, il cui contenuto è stato rivelato davanti ai microfoni: “C’erano persone nel suo box, non parlo dell’allenatore, fisioterapista e del suo solito team, che erano molto eccitati, forse troppo. Ma non voglio fare polemica o farne un dramma. Lui ha lottato per recuperare da due set a 0 sotto e penso che Taylor sia un ragazzo fantastico; quindi, con lui, non ho alcun problema“.

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