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Aperte le Olimpiadi di Parigi 2024: Riner e Perec ultimi tedofori, spettacolo sulla Senna, l’Italia regala emozioni

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Riner Perec
Riner Perec / Lapresse

La Cerimonia d’Apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024 passerà alla storia per la sua unicità: la sfilata delle delegazioni lungo la Senna, una passerella di sei chilometri a bordo di barche che hanno navigato dal Ponte d’Austerlitz al Ponte d’Iéna, arrivando al Trocadero di fronte alla Torre Eiffel. Per la prima volta nella storia uno dei momenti più iconici dei Giochi si è consumato al di fuori dello Stadio, in uno scenario indubbiamente di grande impatto anche se funestato da una pioggia copiosa che ha rovinato la serata.

Lo spettacolo non è però stato memorabile: i rappresentanti dei 205 Paesi non hanno avuto la giusta visibilità, sono stati inquadrati poco e male, i portabandiera non sono stati grandi protagonisti come dovrebbe essere. L’Italia è stata tra le poche a ritagliarsi uno spazio fuori dal comune per merito di Gianmarco Tamberi e Arianna Errigo, che hanno preso il giusto tempo e hanno fatto la differenza con il tricolore in mano in mezzo a una nutrita delegazione, salita in barca insieme a Israele (c’era parecchio timore a livello di sicurezza).

I dodici quadri che hanno fatto da intermezzo alla lunga sfilata non sono stati particolarmente esaltanti: Lady Gaga ha cantato accompagnata da un corpo di ballo con piume di struzzo rosa, Aya Nakamura ha cantato Djadja supportata dalla banda della Guardia della Repubblica, dal tetto del Trocadero è stata cantata la Marsigliese, statue d’oro di donne francesi sono emerse dalle acque, una sfilata di moda improvvisata su una passerella (era presente anche Bebe Vio, avvolta in piume di struzzo).

Al termine della sfilata c’è stato spazio per un lungo spettacolo musicale in stile eurodance su una chiatta, in modo da permettere agli atleti di sbarcare e alle bandiere di indirizzarsi verso il Trocadero. Nel frattempo una lunghissima cavalcata di un cavallo meccanico sulla Senna, montato dal tedoforo mascherato avvolto dalla bandiera a cinque cerchi, che è poi arrivato a terra e ha montato un cavallo vero seguito dai vessilli dei Paesi presenti a questa edizione dei Giochi. Nel frattempo la pioggia ha dato una breve tregua.

Ha fatto seguito il cerimoniale protocollare che viene tramandato da generazioni. La bandiera a cinque cerchi è stata issata mentre veniva intonato l’inno del CIO, poi il premio dell’alloro olimpico è stato assegnato a Filippo Grandi, alto funzionario del Commissario dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati che si è prodigato per lanciare il progetto dedicato al team dei rifiutati. Spazio poi ai discorsi di Tony Estanguet (Presidente del Comitato Organizzatore) e Thomas Bach (Presidente del CIO).

Il numero 1 dello sport mondiale si è soffermato sulla parità di genere in questa kermesse e poi ha ringraziato più volte Parigi, elogiandola per essere città dell’amore e per essere stata la sede della rinascita dei Giochi Olimpici: “Che gli atleti olimpici mostrino a tutto il mondo cosa è in grado di fare il movimento olimpico e invito a tutti quanti di sognare insieme a noi. Facciamo modo che sia possibile celebrare lo spirito olimpico in pace e che tutta l’umanità sia unita nella sua diversità. Invito tutto il mondo ad avere speranza nell’avvenire“.

Emmanuel Macron, Presidente della Francia, ha poi ufficialmente dichiarato aperti i Giochi Olimpici. A seguire i giuramenti olimpici degli atleti, dei giudici e degli allenatori, prima del momento simbolo per eccellenza. Il tedoforo misterioso ha consegnato la fiaccola a Zinedine Zidane (ex calciatore francese) che l’ha poi passata al tennista spagnolo Rafael Nadal. Un affascinante spettacolo di luce ha avvolto la Torre Eiffel, Nadal è salito su uno scafo con in mano la torcia, cercando di tenere acceso il fuoco vista l’intensa pioggia.

Sullo scafo erano presenti anche Serena Williams (ex tennista statunitense), Nadia Comaneci (ex ginnasta rumena) e Carl Lewis (ex saltatore in lungo statunitense), che si sono passati la fiaccola di mano in mano. Ad aspettarli a terra c’era l’ex tennista francese Amelie Mauresmo, che ha preso la fiaccola e l’ha poi ceduta al cestista Tony Parker, sotto una pioggia incessante verso i giardini della Tuileries.  Si arriva davanti all’iconica Piramide del Museo del Louvre e il sacro fuoco passa nelle mani di svariate glorie dello sport francese.

Si è arrivati nei pressi del tripode con due fiaccole nelle mani del judoka Teddy Riner e dell’atleta Marie-José Perec, ultimi tedofori che insieme hanno acceso il braciere a forma di mongolfiera. Il tripode si è poi librato in volo nel cielo di Parigi, oggettivamente il colpo di scena più bello della serata: resterà in aria nei giardini della Tuileries per i prossimi sedici giorni. Il finale di serata è tutto per Celine Dion, che è tornata a esibirsi in pubblico a cinque anni di distanza dall’ultima volta intonando l’Inno all’Amore di Edith Piaf.

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