Seguici su

Tennis

Assurda polemica di Djokovic con i tifosi a Wimbledon: “Non mi toccate. Gooooood night”

Pubblicato

il

Djokovic

Novak Djokovic ha fugato ogni dubbio sulla sua condizione fisica, spazzando letteralmente via il danese Holger Rune per 6-3, 6-4, 6-2 e accedendo in scioltezza ai quarti di finale di Wimbledon 2024. L’astro nascente scandinavo, che aveva vinto 2 dei 5 precedenti contro l’ex n.1 al mondo, rappresentava probabilmente l’ostacolo più insidioso nel cammino verso la finale. Ed è stato oltrepassato con una semplicità che deve fungere da monito per gli avversari, su tutti Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.

Al termine del match, il classe 1987 ha deciso di togliersi qualche sassolino dalle scarpe, accendendo la miccia della polemica: “Tutti i tifosi meritano rispetto, grazie per essere rimasti qui questa sera. A tutti quei tifosi che hanno deciso di mancare di rispetto nei miei confronti, auguro una goooooood night (ha detto testualmente così, prolungando per qualche secondo la lettera O, ndr)“.

L’intervistatore ha provato a calmare il serbo, spiegando che i tifosi avevano semplicemente parteggiato per il loro idolo Holger Rune. A quel punto Djokovic ha rincarato la dose: “No, non lo accetto. So che tifavano per Rune, ma io ho sentito i ‘buuu’ nei miei confronti, non scherziamo. Sono nel tour da più di 20 anni. So quali sono i trucchetti, so quali sono le parole. Io rispetto chi è venuto qui e ha pagato il biglietto. Ho giocato in condizioni anche più avverse di queste. Questo vostro comportamento non mi tocca, ragazzi, vi avviso (ha pronunciato questa frase rivolgendosi ai tifosi che, a suo dire, lo hanno subissato di versi antisportivi, ndr)“.

Insomma, un Djokovic decisamente sopra le righe, che non è riuscito a soprassedere a quanto avvenuto durante la partita. Uno sfogo che potrebbe anche denotare una ritrovata carica agonistica da parte del giocatore che ha vinto più tornei dello Slam nella storia. Ora ai quarti di finale lo attenderà l’australiano Alex De Minaur, contro il quale è in vantaggio 2-1 nei precedenti; poi in semifinale uno tra Lorenzo Musetti e l’americano Tylor Fritz. Tornando agli aspetti di campo, il serbo ha dimostrato di essersi definitivamente messo alle spalle i problemi al ginocchio che lo avevano zavorrato al Roland Garros. La netta affermazione nei confronti di Rune ha definitivamente fatto luce sulla reale condizione del serbo, pronto a giocarsi contro uno tra Sinner ed Alcaraz quel titolo che gli consentirebbe di affiancare Roger Federer a quota otto trofei.

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità