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Atletica, l’incognita Andy Diaz: nessuna gara, qualche acciacco e “italiano da inizio agosto”

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Andy Diaz
Diaz/Lapresse

E’ l’uomo in più della Nazionale italiana di atletica leggera in vista dei Giochi di Parigi 2024. Il triplista Andy Díaz Hernández sarà autorizzato a indossare la maglia azzurra a partire dall’1 agosto 2024, giusto in tempo per le qualificazioni del salto triplo maschile ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, al termie di una pratica di cambio nazionalità abbastanza complicata che però ha lasciato aperto uno spiraglio al primatista italiano della specialità, uno dei tre atleti migliori al mondo, in grado, sulla carta, di accarezzare la misura dei 18 metri, superata quest’anno da un suo ex connazionale e omonimo, lo spagnolo Jordan Alejandro Díaz Fortun, anche lui di origini cubane (nato a L’Avana nel 2001) e anche lui reduce da un cambio di nazionalità.

Il sogno olimpico, che Díaz aveva solo sfiorato a Tokyo, diventa finalmente realtà e su questo non ci sono dubbi. Inizialmente iscritto con la Nazionale cubana, non ha partecipato alle gare e ha quindi preso la difficile decisione di lasciare il suo Paese d’origine per trasferirsi in Italia. Questa scelta ha segnato una svolta radicale nella sua vita, trasformandolo in un simbolo di integrazione sportiva e sociale.

Lo scorso anno ha confermato tutte le sue potenzialità, si è confermato vincitore della Diamond League, già vinta nel 2022 e ha gettato le basi per una stagione olimpica da assoluto dominatore ma qualcosa non ha funzionato a dovere quest’anno per l’allievo di Fabrizio Donato. Diaz era inizialmente iscritto alla tappa africana della Diamond League, a Rabat a metà maggio ma poi ha rinunciato ed ha fatto lo stesso con gli altri appuntamenti importanti della stagione, tenuto conto che, sempre per via del cambio di nazionalità, non avrebbe potuto partecipare agli Europei.

Mentre in tanti si interrogavano sul perché di queste rinunce, ultima delle quali quella al Campionato Italiano di La Spezia andato in scena nello scorso fine settimana, il presidente della FIDAL Stefano Mei ha in parte rassicurato tutti con questa dichiarazione.Ha avuto qualche piccolo problemino, ma siamo tranquilli. Mancano ancora tre settimane piene all’evento clou, ed il fatto che Andy diventerà eleggibile per la Nazionale dal 1° agosto ha influito. E’ stato per due anni il migliore al mondo, non pretendiamo che lo sia ancora, ma ci sono tutti gli auspici per cui possa fare una grande Olimpiade”.

Non si conosce l’entità del problema fisico che ha bloccato Diaz probabilmente da metà maggio a metà giugno ma si sa che il triplista si sta regolarmente allenando agli ordini di Fabrizio Donato e a questo punto andrà all in ai Giochi di Parigi, magari affidandosi a qualche test nei giorni precedenti alle gare. Di sicuro arriverà meno pronto alla battaglia rispetto agli ex connazionali Jordan Alejandro Díaz Fortun e Pablo Pichardo, anche lui di origini cubane ma di nazionalità portoghese, ma la classe di Andy Diaz potrebbe ancora una volta metterlo nelle condizioni di puntare al bersaglio grosso, al sogno di una vita, nonostante la  sua stagione, di fatto, non sia ancora iniziata.

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