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Atletica, Mahuchikh e Kipyegon regalano record del mondo. Iapichino vince in Diamond League a Parigi, 800 spaziali

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Mahuchikh / Lapresse

Allo Stade Charlety di Parigi è andata in scena l’ottava tappa della Diamond League, il massimo circuito internazionale itinerante di atletica leggera. Grandissimo spettacolo nella capitale francese, dove sono stati realizzati due record del mondo: Yaroslava Mahuchikh nel salto in alto e Faith Kipyegon sui 1500 metri. Storici gli 800 metri con tre uomini sotto 1’42” (mai successo in passato), Armand Duplantis ha attaccato il suo primato di 6.25 nel salto con l’asta. L’Italia festeggia la vittoria di Larissa Iapichino nel salto in lungo, pomeriggio invece difficile per Lorenzo Simonelli, Filippo Tortu e Zaynab Dosso.

RISULTATI DIAMOND LEAGUE ATLETICA A PARIGI

SALTO IN ALTO (FEMMINILE) – Yaroslava Mahuchikh si prende di forza la copertina firmando il record del mondo dopo 37 anni! L’ucraina è volata a 2.10 metri al primo tentativo, migliorando lo storico 2.09 che la bulgara Stefka Kostadinova siglò ai Mondiali di Roma 1987. Prova scintillante della Campionessa del Mondo, che in precedenza aveva superato 1.95, 2.01, 2.03, 2.07 al secondo assalto. Alle sue spalle l’australiana Nicola Olyslagers (2.01 alla seconda) e la serba Angelina Topic (1.98).

Yaroslava Mahuchikh vola nella leggenda: record del mondo nel salto in alto! Superata Kostadinova dopo 37 anni!

1500 METRI (FEMMINILE) – Faith Kipyegon aveva annunciato la volontà di attaccare il già suo record del mondo ed è riuscita nell’impresa, sfruttando al meglio il lavoro delle lepri e poi giganteggiando nei due giri conclusivi. La fuoriclasse keniana ha timbrato un roboante 3:49.04, migliorando di sette centesimi il precedente primato siglato lo scorso anno al Golden Gala di Firenze. La Campionessa del Mondo ha spedito un chiaro messaggio in vista dei Giochi, precedendo l’australiana Jessica Hull (3:50.83, record oceanico) e la britannica Laura Muir (3:53.79, record nazionale).

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800 METRI (MASCHILE) – Una gara semplicemente folle, vinta dal superbo Djamel Sedjati con lo straripante crono di 1:41.56. L’algerino è diventato il terzo uomo della storia e ha siglato la miglior prestazione mondiale stagionale, battendo per due centesimi il keniano Emmanuel Wanyonyi (1:41.58), che ha migliorato di due centesimi la sua vecchia world lead e che ora è diventato il quarto della storia. Terzo il francese Gabriel Tual, capace di timbrare il primato nazionale (1:41.61) e ora quinto all-time. Tre uomini sotto 1’42” nella stessa gara non si erano mai visti.

Atletica, 800 imperiali a Parigi: tre uomini sotto 1’42”, Sedjati terzo nella storia! Wanyonyi e Tual show

SALTO IN LUNGO (FEMMINILE) – Larissa Iapichino ha vinto la quarta gara della carriera in Diamond League, imponendosi con un balzo da 6.82 (vento nullo) firmato al terzo assalto. La toscana, reduce dall’argento agli Europei, si è meritata il successo davanti alla bulgara Plamena Mitkova (6.78) e alla statunitense Quanesha Burks (6.73), mentre hanno faticato la tedesca Malaika Mihambo (6.60 e settimo posto per la Campionessa Olimpica) e la serba Ivana Spanovic (6.17 e decima piazza per la Campionessa del Mondo).

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SALTO CON L’ASTA (MASCHILE) – Armand Duplantis ha come da protocollo attaccato il suo record del mondo a 6.25 metri, ma il fuoriclasse svedese ha commesso tre errori. Il Campione Olimpico, del Mondo e d’Europa ha vinto la gara superando 6.00 metri al secondo assalto, venendo portato a quella quota dallo statunitense Sam Kendricks (5.95 alla prima). Terzo il francese Thibaut Collet (5.85) davanti al greco Emmanouil Karalis (5.75).

110 OSTACOLI – Il francese Sasha Zhoya ha trionfato in 13.15 con 0,6 m/s di brezza in faccia, battendo di misura lo statunitense Trey Cunningham (13.15) e il giapponese Shunsuke Izumiya (13.16). Il nostro Lorenzo Simonelli era particolarmente atteso, ma il Campione d’Europa (13.05 a Roma) è uscito in batteria con un alto 13.33 (quinto posto, curiosamente con lo stesso tempo di Zhoya).

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100 METRI (FEMMINILE) – Il vento contrario di 2,0 m/s impedisce di scendere sotto gli undici secondi, ma l’affermazione della lussemburghese Patrizia van der Weken in un validissimo 11.06 è davvero rimarchevole. Battute la gambiana Gina Bass Bittaye (11.09) e la polacca Ewa Swoboda (11.16), mentre la nostra Zaynab Dosso non è apparsa impeccabile e ha chiuso al sesto posto in 11.36 (è la primatista italiana con 11.01, fresca di bronzo agli Europei).

200 METRI (MASCHILE) – Il dominicano Alexander Ogando è riuscito a scendere sotto il muro dei venti secondi, imponendosi in 19.98 nonostante 0,4 m/s di vento contrario. Alle sue spalle si sono piazzati l’ugandese Tarsis Gracious Orogot (20.18) e il francese Ryan Zeze (20.46), mentre Filippo Tortu ha concluso al quarto posto: altissimo tempo di 20.53 per il velocista brianzolo, apparso poco fluido soprattutto sul rettilineo.

Filippo Tortu poco fluido in Diamond League: tempo alto sui 200 a Parigi

400 OSTACOLI (MASCHILE) – Alison Dos Santos ha rispettato il pronostico della vigilia, imponendosi in maniera nitida con il tempo di 47.78. Alle spalle del formidabile sudamericano, grande rivale del norvegese Karsten Warholm in ottica oro olimpico, si sono piazzati l’estone Rasmus Maegi (47.95) e il giamaicano Malik James-King (48.37)

400 METRI (FEMMINILE) – Assolo della dominicana Marileidy Paulino, che si è imposta in 49.20 precedendo la polacca Natalia Kaczmarek (49.82) e Salwa Eid Naser dal Bahrain (49.82).

3000 SIEPI (FEMMINILE) – Si rivede ai vertici Winfred Mutile Yavi dal Bahrain. La Campionessa del Mondo si è imposta in 9:03.68, distanziando ampiamente la francese Alice Finot (9:05.01, record nazionale) e la britannica Olivia Markezich (9:09.07).

3000 SIEPI (MASCHILE) – L’etiope Abrham Sime batte per centimetri il keniano Amos Serem (8:02.36 per entrambi), terzo il keniano Abraham Kibiwot (8:06.70).

TIRO DEL GIAVELLOTTO (MASCHILE) – Il tedesco Julian Weber ha dettato legge con una spallata da 85.91 metri, precedendo il grenadino Anderson Peters (85.19) e il ceco Jakub Vadlejch (85.04).

LANCIO DEL DISCO (FEMMINILE) – La statunitense Valarie Allman ha vinto con la misura di 58.07, precedendo le olandesi Jorinde van Klinken (67.23) e Alida van Daalen (65.78).

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