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ATP Bastad, Rafa Nadal vince una battaglia di quattro ore con Navone e va in semifinale

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Rafael Nadal
Nadal / Lapresse

Una partita magari non bella, ma che significa molto per Rafa Nadal. Il mancino di Manacor si impone in una maratona di quattro ore con Mariano Navone ed è in semifinale nel torneo di Bastad: punteggio di 6-7 7-5 7-5 e la concreta possibilità di riassaggiare una finale ATP, poiché il suo avversario sarà il croato Duje Ajdukovic, sicuramente alla portata. Bisognerà capire in che modo recupererà per domani, ma l’aver resistito in campo per così tanto tempo rimane indicativo.

Si capisce subito che per Rafa non sarà una partita semplice. I suoi colpi non sono ficcanti come ai bei tempi e l’argentino è uno che sulla terra ci sa fare, costringendolo più di una volta all’errore: due servizi persi su due, che rendono vana la reazione nel secondo gioco in cui era immediatamente riuscito a riequilibrare la sfida. Sembra tutto finito quando subisce un terzo break in fila, ma l’argentino trema un po’ e il vecchio volpone sale piano piano di livello. Accorciare le distanze pare nel sesto gioco appare estemporaneo, poi Nadal ha la forza di annullare due set point e di riportare la sfida in parità. Il sogno di ribaltare il set si infrange su due chance non sfruttate nel dodicesimo game, il tiebreak è completamente appannaggio di Navone.

Però Rafa ha riacquisito le proprie certezze e lo mostra immediatamente in avvio secondo set. Piedi più costantemente in campo, aggressività e velocità di pallina molto più vicina ai tempi migliori: in un amen il maiorchino si porta sul 3-0 pesante. Ma Navone è bravissimo a far passare la tempesta, rimanendo conscio delle sue capacità e allungando gli scambi da fondo. La reazione è repentina e Nadal, con due doppi falli, concede due break consecutivi ribaltando l’inerzia della frazione. Ma la lotta è campale, senza esclusione di colpi: nell’undicesimo gioco arriva un altro momento buio per Navone, che salva la prima palla break ma non la seconda. Break per Rafa che poi manda al terzo la contesa.

L’argentino prova a scattare meglio dai blocchi, riuscendo immediatamente a salvare una chance per Nadal per poi mettersi in testa a condurre. Ma poi torna prepotente la famelicità dello spagnolo, che rende la partita ancor più agguerrita: arrivano per lo spagnolo tre break consecutivi, ma sono tutti combattuti, con il coltello tra i denti, tra bei vincenti e qualche errore. Sembra finita, con lo spagnolo che può servire per chiudere una partita lottata da sopra 5-2, ma Navone non ne vuole sapere: spinge tanto e, tra qualche vincente e qualche errorino, recupera i due break di margine. Ma Nadal sembra essere più a suo agio in risposta, ogni dettaglio conta in una lotta di quattro ore: settimo break del set e finalmente chiusura grazie all’arma delle volée.

Partita da 36 palle break totali, 15 per Navone e 21 per Nadal che ne concretizza quasi la metà, 10. Forbice di vincenti-non forzati abbastanza simile, 33-42 per il maiorchino e 29-37 per l’argentino, che paga forse la poca performance con la prima, 46/90 complessiva.

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