Seguici su

Tennis

ATP Kitzbühel 2024: Matteo Berrettini non si ferma, batte anche Tabilo e centra i quarti

Pubblicato

il

Matteo Berrettini
Berrettini / LaPresse

Matteo Berrettini continua a non fermarsi: settimo match consecutivo vinto, e anche a Kitzbühel i quarti di finale sono cosa fatta. Sconfitto il numero 2 del tabellone, il cileno Alejandro Tabilo, per 7-6(5) 7-6(5). Un segnale importante contro uno dei giocatori rivelazione dell’anno, prossimo protagonista anche alle Olimpiadi. Per il romano, che assomma ora otto tie-break consecutivi vinti, ora c’è l’americano, entrato con wildcard, Nicolas Moreno de Alboran.

Dopo quattro game relativamente tranquilli per entrambi, è Berrettini il primo a portarsi in posizione favorevole sul 2-2 0-30. Il romano soprattutto sul 15-30 recrimina, ma subito dopo Tabilo mette insieme un paio d’ace scacciapensieri. Sul 3-4 è l’italiano ad andare due volte sotto di un quindici, ma tre ace e uno schema servizio-dritto sono la risposta a quanto fatto dal cileno pochi minuti prima. Il tie-break arriva senza particolari patemi (e anche velocemente, in meno di 40 minuti). Non molti gli scambi lunghi fino al 4-4, ma è uno che nemmeno comincia sul 4-4, con il doppio fallo di Tabilo, a dare il minibreak a Berrettini. Matteo ringrazia, non si fa ingannare da un nastro che gli accomoda la palla per un dropshot da sopra la rete, e sulla palla corta del cileno sul 6-4 gliene gioca un’altra imprendibile: 7-4.

Jannik Sinner non sarà alle Olimpiadi di Parigi 2024. Arriva il forfait del numero uno al mondo

Nel secondo set l’azzurro gode di una fiducia nettamente maggiore rispetto al suo avversario. Risalito da uno 0-30 nel primo gioco, nel secondo si trova ad avere quattro palle break, di cui tre in fila, e la questione sta a metà tra quel che avrebbe potuto fare il romano e ciò che di buono riesce a fare Tabilo. Il sudamericano, però, dopo aver dovuto tenere ai vantaggi sul 2-1 per Berrettini, cede sul 3-2, dovendo arrendersi di fronte a quello che riesce a mettere insieme il dritto del capitolino quando viene lasciato libero di agire. Fino al 5-3 è (quasi) tutta sostanziale routine, ma proprio nelle vicinanze della conclusione arrivano i patemi: dritto appena largo, 15-40, due palle del controbreak, rovescio in rete e tutto riaperto. Cala un po’ la fiducia dell’italiano, ma c’è anche della sfortuna sul 5-5 30-30, con la corda che si rompe nello scambio. La successiva palla break, però, viene cancellata con uno scambio lungo e sofferto, e poi si arriva a un altro tie-break. L’equilibrio si spezza sul 3-2, con Tabilo che manda il rovescio appena largo. Tanto per cambiare, Berrettini viene aiutato dal nastro e piazza il dritto sulla riga per il 5-2. Uno dei due minibreak se ne va, ma non l’altro: sul 6-5, servizio che manda il cileno dall’altra parte della città e quarti raggiunti.

Ancora una volta le percentuali sulla prima del romano fanno semplicemente spavento: 62/77 di prime in campo (81%), 49/62 con i punti vinti (49/62). A quel punto è relativo anche il fatto che con la seconda vada meglio Tabilo (25/37, 68%, contro 8/15, 53%), visto che ne ha servite molte di più. Con 15 ace aggiunti al malloppo, Berrettini continua a correre eccome.

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità