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Baseball, prosegue la crisi dell’Italia: ultimo posto alla Harleem Week. Così Los Angeles 2028 è già una chimera
L’Italia terminerà, ormai è assodato, al sesto e ultimo posto la Haarlem Baseball Week 2024. Sesta su sei partecipanti, dopo che la finale 5°-6° posto si è risolta in una discesa agli inferi senza via d’uscita contro quella Spagna che era stata nettamente battuta nel girone. 10-3 in quel caso il punteggio, 4-13 in questo.
Facciamo un passo indietro. Com’è anche quasi inutile ricordare, gli Europei del 2023 avevano rappresentato, se non un punto di non ritorno, qualcosa di molto simile. Mai l’Italia era finita tanto in basso nella rassegna continentale: già fuori dopo il primo girone, in un anno nel quale tutte le gerarchie del baseball sono state sconvolte, compreso anche il dominio olandese visto che il titolo è andato proprio a quella Spagna che, in Haarlem Week, ha fatto una grande fatica.
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Rispetto ad allora, è chiaro che non si può parlare di ripresa considerato il risultato. Il dato complessivo parla chiaro: una vittoria, quattro sconfitte, ancora una situazione nella quale c’è parecchio da ricostruire, e quantomeno in questo senso Gianguido Poma ha provato a gettare delle basi che in futuro indubbiamente serviranno. L’obiettivo a lungo termine è quello di Los Angeles 2028, le Olimpiadi che rivedranno il baseball ai nastri di partenza (con quale format resta da capire, si spera meno cervellotico di quello di Tokyo). La partenza, va chiaramente detto, non è proprio delle migliori, e serve il cambio di passo anche perché la concorrenza europea nel frattempo è diventata molto forte, tanto da colpire anche i tradizionali re del contesto continentale, gli olandesi.
In questo senso un aiuto potrebbe arrivare dal talento circolante nelle Nazionali giovanili. L’Under 18 ha appena vinto un validissimo campionato d’Europa, rilanciando un settore che, negli ultimi anni, aveva avuto delle difficoltà non indifferenti. La speranza è di poter sviluppare, se non tutti, almeno buona parte dei giocatori per poter consentire all’Italia di avere un nucleo di riferimento di livello quando si tratterà di arrivare in alto. Il tutto mentre, in alto, a Haarlem, nonostante il risultato negativo non è tutto da buttare: dopo un brutto inizio con i Paesi Bassi (non per il 4-0, ma per l’inizio di match in quanto tale), la sconfitta contro la selezione NJCAA americana ha fatto capire che il confronto con l’altra parte dell’Oceano già a questo livello è e resta problematico. Posto il Giappone anch’esso non al meglio su un’altra categoria, forse il destino poteva cambiare con Cina Taipei (Taiwan), ma sono mancate alcune cose in momenti importanti. Quelli da cui, a volte, passano tanti giudizi.