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Basket, Italia U17 in semifinale ai Mondiali: chi sono i ragazzi più interessanti in prospettiva

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Italia Under 17 / fiba.basketball

L’Under 17 dell’Italia è semifinalista ai Mondiali in scena a Istanbul. Dopo due partite iniziali nelle quali era stato sostanzialmente dilapidato un vantaggio in maniera importante, alla terza è arrivata la prima vittoria contro la Nuova Zelanda. Poi l’ottavo spettacolare contro l’Australia, ripreso da -19 e poi da -5 a 40 secondi dalla fine, e infine (almeno per ora) il valido successo su Porto Rico. Ora ci sarà la Turchia padrona di casa in semifinale, già peraltro affrontata (con sconfitta) nel girone.

Del gruppo azzurro sta facendo molto bene Maikcol Perez, che rimane il più in vista dei giocatori che stanno cercando di dare agli azzurri un obiettivo mai raggiunto, quello della finale (in verità, anche la semifinale a questo livello mai prima d’ora era stata raccolta). Per lui media di 14 punti, 8 rimbalzi e 3.8 assist ad allacciata di scarpe, per una valutazione complessiva di 17.8. Facente parte del blocco di Bassano (lo stesso di Patrick Hassan, Jason Nistrio, Francesco Carnevale e Brian Angeletti), ha sempre guidato con capacità gli azzurri anche in virtù del suo mix di fisicità, molto buono per l’età, e di capacità di prendersi valide iniziative personali. Tra gli altri, da ricordare è Carnevale, che contro Porto Rico si è rivelato più importante che mai con i suoi 14 punti. Hassan, invece, è il leader per assist (4 a gara).

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Per Perez che guida il blocco di Bassano appena citato, c’è anche un’impronta molto Olimpia Milano della squadra azzurra. Da lì vengono quattro dei giocatori portati da Giuseppe Mangone. Di questi, Luigi Suigo è l’uomo lungo della situazione: centro di 216 centimetri, sa come tenere il punto vicino a canestro. Qui è meno realizzatore che nel suo solito stagionale (meno di 8 punti a gara), ma compensa con 6.8 rimbalzi. Fa ottima coppia con Diego Garavaglia e Achille Lonati, l’uno spesso in grado di colpire dall’arco e dare una mano a tutti i livelli, l’altro capace di fiammate di altissimo spessore come quella che ha regalato la vittoria contro l’Australia. Come a dire che, quando c’è bisogno di qualcuno nel caso in cui la palla scotti, lui è pronto. C’è anche Mattia Ceccato nel ruolo di buon passatore (3.8 ad allacciata di scarpe).

C’è poi il fattore Adrian Mathis, che è quello che arriva da un altro tipo di scuola cestistica (leggere alla voce Barcellona). Molto altalenante, qualora riuscisse a mettere a posto il fattore costanza all’interno della stessa partita potrebbe decisamente diventare interessante. In generale, è un gruppo con vari prospetti futuribili. E con almeno un paio che sono candidati a entrare nel miglior quintetto di una manifestazione che vede sì gli USA chiari favoriti (dal 2010 in poi da qui sono passate anche future stelle di prima grandezza NBA stile Bradley Beal o Jayson Tatum), ma ha anche un’Italia protagonista con un gruppo, questo sì, davvero forte, completato dal valido Mattia Accorsi di scuola Virtus Bologna e più di una volta protagonista e da Giovanni Granai della Stella Azzurra.

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