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Basket, l’Italia deve fare gruppo senza Simone Fontecchio. Il collettivo per cercare un nuovo miracolo olimpico

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Italbasket/Ciamillo

Da San Juan a Parigi, ecco la strada che l’Italbasket proverà a percorrere in questa settimana. Dal Porto Rico alla Francia per il sogno olimpico dei nostri azzurri, che domani cominceranno il Preolimpico affrontando il Bahrain. Nella notte tra giovedì e venerdì la delicata sfida con i padroni di casa, per poi giocarsi le semifinali e la finale di domenica sera, dove potrebbe esserci l’atteso scontro con la favorita Lituania.

Il cammino verso Parigi la squadra di Gianmarco Pozzecco dovrà farlo senza la sua stella, senza il proprio leader offensivo, quel Simone Fontecchio che negli ultimi due anni si è spesso messo sulle proprie spalle i compagni, trascinandoli alla vittoria.

Fontecchio garantiva quasi una media di venti punti a partita alla squadra azzurra e quindi questi punti dovranno essere ridistribuiti tra gli altri giocatori. Soprattutto servirà trovare quei giocatori capaci di prendersi le responsabilità offensive nei momenti più caldi della partita, proprio come l’abruzzese ha fatto negli ultimi anni. Questo sarà soprattutto il primo compito di Gianmarco Pozzecco, che adesso avrà il difficile compito di trovare delle nuove risorse per l’attacco azzurro.

Senza la sua stella e il simbolo delle ultime tre estati di lavoro e partite, l’Italia dovrà trovare nel gruppo la forza di andare ancora una volta oltre le speranze come già accaduto tre anni fa in quel di Belgrado. In quella occasione ci fu uno straordinario collettivo, quello azzurro, contro invece una formazione come quella serba con troppe individualità e davvero poco coesa.

Pozzecco ha sempre puntato moltissimo sull’unità del gruppo, sulla volontà di creare una squadra prima di ogni cosa. Il CT azzurro ha fatto spesso riferimento alla meravigliosa unione che si è venuta a generare tra i propri giocatori, lo spirito di sacrificio, la voglia di aiutare il compagno in ogni occasione.

L’Italia va a Porto Rico con un gruppo che si conosce ormai benissimo. In campo non ci sarà Gigi Datome, il capitano di mille battaglie, ma che nel suo nuovo ruolo di dirigente starà comunque vicino agli azzurri ogni giorno di ritiro. I gradi di capitano sono passati a Nicolò Melli, altro uomo simbolo della Nazionale. Torna poi anche Danilo Gallinari, che con l’azzurro ha sempre un conto aperto e che sa di essere all’ultima grande occasione di tornare alle Olimpiadi.

Da domani comincia il cammino azzurro. Parigi è ancora lontanissima, ma questa Italia ha dimostrato di non arrendersi mai davanti alle difficoltà. Le tante assenze pesano sicuramente, ma Pozzecco e i suoi ragazzi sono pronti per un nuovo miracolo.

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