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Basket: Llull e Aldama fermano uno spaziale Giannis Antetokounmpo, la Spagna inguaia la Grecia

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Sergio Lllull
Llull / LaPresse

Dopo i tanti, tantissimi problemi con l’Australia, la Spagna coglie la prima vittoria delle Olimpiadi di Parigi 2024. Battuta per 84-77 la Grecia in un match tesissimo e incertissimo fino alla fine, in cui Giannis Antetokounmpo c’è e scrive 27, ma viene fermato dai 19 di Santi Aldama e dai 13 di un monumentale Sergio Llull. Per gli ellenici ora sarà durissima per il passaggio del turno, gli iberici invece possono puntare ad andare a Bercy.

Il primo quarto, più che a una partita, somiglia a uno show con inclusa la competitività, il che rende quanto si vede sul campo meraviglioso. Giannis Antetokounmpo fa semplicemente ciò che vuole: batte l’uomo, schiaccia, tira, stoppa, è semplicemente un uragano che non si può fermare. Quella che si può fermare, però, è la Grecia in generale, e il nome fondamentale è quello di Sergio Llull, l’uomo che non muore mai. E che trova un paio di triple irreali, di cui una direttamente contro il numero 34 e con una parabola che potrebbe toccare la cima della Tour Eiffel. Risultato: 21-22 dopo 10 minuti.

Gli iberici sfruttano alla grande il momento di assenza dal campo di Giannis. E se il primo quarto era stato anche quello di Aldama, il secondo vede salire in cattedra, oltre a Llull, anche un Rudy Fernandez che alla sua ultima competizione vuole lasciare il segno, costringendo Spanoulis a chiamare timeout sul 33-27 dopo la sua tripla. La Spagna semplicemente vola, con Pradilla e Abrines che aprono un autentico solco in attacco, e anche la difesa funziona eccome. Il risultato è che dopo 20′ minuti di gara si chiude sul 49-35. Impressionanti la zona e l’11/16 da tre.

A inizio terzo periodo la Spagna riesce a mantenere invariate le distanze, anche se la fatica realizzativa è maggiore. Merito di una difesa che, negli spogliatoi, Spanoulis riesce in qualche modo ad aggiustare. Walkup, Papanikolaou e il ritorno di Antetokounmpo significano molto, però: da 55-39 a 55-47 e Scariolo deve parlarci sopra. Per un po’ in casa iberica riesce a farsi sentire solo Willy Hernangomez dalla lunetta, poi Aldama piazza il 62-49 da tre. Arriva però una seconda, e potentissima, fiammata da parte greca, innescata dal numero 34, proseguita da Mitoglou e chiusa da Toliopoulos: a 10′ dal termine è 62-56.

Gli ellenici tornano in campo semplicemente imperterriti. Antetokounmpo lo è più di tutti, perché il numero 34 si carica tutta la Grecia sulle spalle e, in due minuti, la riporta sul -1. Rudy Fernandez piazza la tripla a ricacciare indietro, e questo fa partire un autentico show dall’arco che porta a un elastico da brividi. L’accoppiata Toliopoulos-Antetokounmpo rimette finalmente la Grecia sulla parità (71-71), si fa male Rudy Fernandez in uno scontro con Juancho Hernangomez, ma Aldama, Brown e Llull diventano i signori della partita: +8 a 2′ dalla fine. Giannis, però, dice che non si molla mai e trascina a un ultimo, disperato assalto i compagni. Viene sfidato al tiro da tre per l’80-80 a 22″ dalla fine: la conclusione frontale esce. Willy Hernangomez fa 2/2 in lunetta, Larentzakis sbaglia da tre, e già che c’è Alberto Diaz, per sistemare una differenza canestri complessiva che conta, piazza il canestro del +7 finale sulla sirena.

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