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Basket, Preolimpico 2024: la Lituania ai raggi X. Sabonis la stella, assente Valanciunas
Non c’è Jonas Valanciunas, fermo perché le logiche NBA non sono tenere con lui in termini di free agency e disponibilità da sano per gli scambi. E non c’è nemmeno Ignas Brazdeikis, che grande importanza ha per l’Olympiacos e che, quest’estate, ha preferito prendersi una pausa. Ma parlare della Lituania vuol dire parlare della prima favorita per vincere il Preolimpico di San Juan e, dunque, andare a Parigi 2024. Andiamo a scoprire tutti gli uomini di coach Kazys Maskvytis.
8 TADAS SEDEKERSKIS – Ala piccola
Diventato ufficialmente il capitano del Baskonia dopo l’uscita di Giedraitis, è sostanzialmente da sempre nel giro delle Nazionali lituane. Ha chiuso l’ultima stagione di Eurolega con 8.8 punti e 6.7 rimbalzi di media, il dato che quasi non ti aspetti da lui. Non per caso l’hanno chiamato il re inatteso dei rimbalzi (e in effetti è arrivato terzo totale nella massima competizione europea, dietro solo a Josh Nebo e Serge Ibaka). Il suo segreto è legato al lavoro di piedi, all’abilità di posizionarsi, di capire dove può andare il rimbalzo. E non è solo questo: è un giocatore con grandi capacità di leader, ampiamente riconosciute da tutti.
10 AZUOLAS TUBELIS – Ala grande
Classe 2002, prodotto di Arizona State (ultima stagione, la 2022-2023, a quasi 20 punti di media e oltre 9 rimbalzi), è uno dei giocatori di prospettiva più interessanti del panorama lituano. Nell’ultima annata il Rytas Vilnius lo ha girato al Neptunas Klaipeda (allenato dall’ex coach del Panathinaikos Georgios Vovoras), dove nella lega lituana ha assommato oltre 17 punti e 7 rimbalzi di media. Non pare destinato a trovare grandissimo spazio, ma può essere una validissima opzione in uscita dalla panchina e in particolare più vicino a canestro (non esaltanti le sue percentuali dall’arco).
11 DOMANTAS SABONIS – Ala grande/centro
L’anno scorso ai Mondiali c’era Jonas Valanciunas, ma non lui. Quest’anno è l’esatto contrario, e sarà il figlio del grande Arvydas, il Principe del Baltico, a reggere tante sorti lituane. Undicesima scelta assoluta al draft nel 2016, è stato uno dei pochissimi in questa stagione a giocare ogni singola partita delle 82 di regular season NBA. Ai Sacramento Kings dal 2022, da anni si mantiene vicino o appena sopra i 20 punti di media. Il vero fattore è però a rimbalzo, dove di media quest’anno è andato forte come mai: 13.7 rimbalzi. Si tratta però anche di un lungo passatore visti gli 8.2 assist che assomma. E anche da tre, visto che tira con il quasi 38%, è un bel problema. In poche parole, sarà l’elemento più complicato da marcare.
13 ROKAS JOKUBAITIS – Play
Colonna dello Zalgiris Kaunas prima e del Barcellona poi, ha ricevuto la chiamata degli Oklahoma City Thunder al draft 2021 (secondo giro, 34a scelta), ma per il momento il salto ancora non l’ha fatto. Nel 2022 ha vinto il premio Rising Star dell’Eurolega, e sebbene al Barça non sia per forza di cose la superstar (5.3 punti e 2.8 assist a gara in 15.5 minuti di medio impiego), il suo in uscita dalla panchina l’ha sempre fatto dietro a uno come Tomas Satoransky che dal suo ritorno dall’NBA ha sempre e solo fatto cose buone.
19 MINDAUGAS KUZMINSKAS – Ala
In Italia lo ricordano bene i tifosi di Milano, per i suoi trascorsi della stagione 2018-2019. Dai tempi dei New York Knicks e poi quelli dell’alta Eurolega è sceso di livello. 14.8 punti di media per l’ala trentaquattrenne di Vilnius all’AEK Atene in stagione, ma è evidente che per lui ci sarà un ruolo meno importante di un comunque brillante passato. Certo, se serve aprire la scatola dall’arco allora potrà diventare un problema.
20 DONATAS MOTIEJUNAS – Ala grande/centro
Da uno che dall’Italia è passato a uno che i primi grandi passi nel basket pro li ha proprio mossi nel nostro Paese. A Treviso Motiejunas è rimasto fino alla fine dell’era Benetton, nel 2012, per poi spiccare il volo verso l’NBA. Negli ultimi tre anni il lungo di Kaunas ha fatto notevoli fortune per l’AS Monaco e per le sue cavalcate europee, rimanendo sempre attorno ai 10 punti di media, anche se con percentuali dall’arco abbastanza altalenanti. Appare destinato a prendere, per buona misura, quello che Sabonis gli lascerà.
33 TOMAS DIMSA – Guardia
Le fortuna di Dimsa sono aumentate con gli anni. Non un giocatore da subito nei radar della Nazionale lituana, ma uno che ha saputo col tempo prendersi, e con successo, i suoi spazi, approfittando anche di un paio di passaggi in Italia a Varese e soprattutto a Treviso. Tornato allo Zalgiris Kaunas, la squadra della sua terra, non ha sfigurato ai Mondiali (poco più di 7 di media), e in Eurolega è a quota 6.4 punti in quasi 18 minuti di media. Altro da tenere d’occhio dall’arco (poco più del 38% nell’ultima edizione della rassegna continentale). Uscirà spesso dalla panchina.
40 MARIUS GRIGONIS – Guardia/ala
Altro giocatore che ormai è colonna della Nazionale lituana, fece le fortune dei suoi in epoca giovanile. Ha avuto un ruolo molto importante nell’ultima Eurolega vinta dal Panathinaikos: 9.1 punti di media, oltre il 41% da tre, il 90% in lunetta. Giocatore fondamentale negli equilibri dei baltici, è forse l’uomo che più andrà tenuto sott’occhio da oltre l’arco, ma il vero problema è che non ha solo quell’arma, oltre al fatto di poter funzionare sia da 2 che da 3.
43 LUKAS LEKAVICIUS – Play
Sarà l’altra vera opzione di regia, ma meno utilizzata, se non altro perché anche il suo utilizzo allo Zalgiris Kaunas è più ristretto rispetto a quello di altri compagni. Ma il trentenne di Silale, ormai un totem del club simbolo della Lituania (fatti salvi un paio d’anni al Panathinaikos), ha le sue carte da giocare, dall’arco e in lunetta. In passato è stato paragonato, per stile di gioco, a Isaiah Thomas. E, in effetti, con l’ex Boston Celtics ha in comune il fatto di essere mancino, tra le varie cose.
51 ARNAS BUTKEVICIUS – Ala piccola
Fa parte anche lui del blocco Zalgiris, nel quale è entrato dopo un lungo peregrinare tra Lietkabelis Panevezys, Neptunas Klaipeda e Rytas Vilnius. Quest’anno di problemi ne ha avuti diversi, soprattutto a un piede (ragion per cui ha saltato diversi mesi di stagione). Quando ha potuto giocare, ha spesso avuto spazio dalla panchina, ma è occasionalmente in grado di piazzare fiammate importanti (Milano ne sa qualcosa). Dovrebbe qui ricoprire un ruolo simile.
91 DEIVIDAS SIRVYDIS – Guardia/Ala piccola
Tra i più giovani del gruppo (è classe 2000), eppure si è già trovato ad avere esperienze di ogni tipo. Dal Rytas Vilnius all’NBA, poi alla G League e, infine, il ritorno in Lituania prima al Lietkabelis, dov’è stato top scorer di EuroCup nell’annata 2023-2024 con 18.9 punti di media, e poi allo Zalgiris, per il quale ha firmato meno di due settimane fa. Pericolo pubblico notevole quando entra in ritmo dall’arco, occasionalmente ha anche delle buone soluzioni quando si tratta di arrivare fino in fondo. Da tenere d’occhio molto bene quando va in campo.
92 EDGARAS ULANOVAS – Ala
La sua esperienza è qualcosa che tornerà indubbiamente utile a coach Kazys Maksvytis, che lo ha allenato anche allo Zalgiris. La migliore stagione è stata proprio con lui, nell’annata passata, poi ha subito un calo abbastanza importante nell’ultima a livello realizzativo: meno fiducia dall’arco, ha comunque cercato di rendersi utile trattando bene le altre parti del gioco, in particolare la capacità di andare a rimbalzo e la sicurezza quando ci si mette nelle sue mani dalla lunetta.