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Basket, servirà un’impresa all’Italia: perché la Lituania di Sabonis è una delle peggiori squadre possibili per gli azzurri

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Nicolò Melli/Ciamillo

Negli ultimi anni l’Italbasket è spesso riuscita in grandi imprese, che le hanno permesso di raggiungere traguardi straordinari. Negli occhi di tutti gli appassioni c’è ancora quell’immenso capolavoro di Belgrado, che permise alla Nazionale allora allenata da Meo Sacchetti di staccare un insperato biglietto per Tokyo 2021. Anche domani l’Italia avrà bisogno di una di quelle giornate indimenticabili, perchè contro la Lituania non c’è un domani e bisogna vincere per forza per tenere vivo il sogno olimpico.

Doveva essere la finale del Preolimpico di San Juan, su questo non ci sono dubbi, ma il bruttissimo inciampo degli azzurri di questa notte contro Porto Rico ha completamente cambiato le previsioni iniziali. Ci sarà Italia-Lituania, ma con un turno d’anticipo, con la vincente che poi andrà a giocarsi la qualificazione olimpica con ogni probabilità contro Porto Rico.

Già alla vigilia la partita con la Lituania veniva vista come un enorme ostacolo da superare per un’Italia falcidiata dagli infortuni e che si è presentata a San Juan senza Simone Fontecchio, ma anche senza alcuni giocatori importanti come Gabriele Procida e Matteo Spagnolo. La Nazionale vista questa notte non sembra davvero avere la minima possibilità contro i lituani ed è per questo che ci si aspetta una reazione emotiva e tecnica da parte di un gruppo che in questi anni comunque ha sempre almeno lottato fino all’ultimo possesso.

Anche nell’ultimo Mondiale, dopo il ko con la Repubblica Dominicana, sembrava davvero tutto perduto ed invece ecco la nuova impresa contro la Serbia, che apre le porte agli azzurri dei quarti di finale. I tifosi e gli appassionati azzurri si aggrappano proprio a quel sentimento, a quella voglia di non mollare mai che questa squadra ha sempre dimostrato, a quella capacità di risorgere quando sembra ormai aver toccato il fondo.

Certo la Lituania fa paura, anche se finora con il Messico e soprattutto con la Costa d’Avorio non si è vista una versione propriamente scintillante. Domantas Sabonis è la stella ed è anche il giocatore che può creare i maggiori grattacapi alla squadra azzurra. Talento sconfinato quello del figlio del grande Arvydas, che con i Sacramento Kings sa fare la differenza in NBA.

Altro giocatore chiave nell’attacco lituano è la guardia Marius Grigonis, che moltissimi azzurri hanno già incontrato in Eurolega. A far paura è comunque un collettivo solido, esperto, con alcuni giocatori capaci di essere decisivi nei momenti più caldi del match come i vari Ulanovas e Lekavicius. Poi non bisogna dimenticare il talento e l’estro di Jokubaitis, oppure le giocate di Dimsa, Sedekerskis, Butkevicius e Montejunas.

L’Italia andrà contro anche la tradizione negativa. Da quell’indimenticabile semifinale di Atene 2024, la Lituania ha sempre rappresentato delusioni cocenti per la nostra pallacanestro. Vent’anni dopo si spera che la storia possa nuovamente invertirsi. 

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