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Calcio femminile: il Canada sospende Bev Priestman dopo lo scandalo droni a Parigi 2024

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Bev Priestman
Bev Priestman/ LaPresse

Non poteva andare diversamente. Bev Priestman, allenatrice della squadra di calcio femminile del Canada, è stata sospesa per tutta la durata dei Giochi di Parigi 2024 dopo lo scandalo emerso a seguito dello spionaggio con i droni effettuato ai danni della Nuova Zelanda nei giorni prima del match inaugurale, poi disputato ieri e terminato con la vittoria delle nordamericane per 2-1.

Un epilogo quasi scontato. In prima battuta infatti a pagare le conseguenze dell’accaduto era stato solo “l’esecutore materiale” del reato, ovvero l’analista collaboratore (non accreditato per le Olimpiadi) Joseph Lombardi e la Vice allenatrice Jasmine Mander. La CT che ha portato in trionfo il Canada a Tokyo 2020 aveva già deciso volontariamente di non prendere parte alla prima partita delle sue ragazze andata in scena ieri alle 17:00, in attesa della presa di posizione da parte di Canada Soccer. 

La decisione è arrivata nella giornata odierna al termine di una mini indagine interna, come precisa la Federazione stessa: “Nelle ultime 24 ore sono giunte alla nostra attenzione ulteriori informazioni riguardanti il ​​precedente utilizzo di droni contro avversari, prima dei Giochi Olimpici di Parigi 2024”, si legge in una nota.

In tal senso l’Amministratore Delegato del Comitato Olimpico Canadese David Shomaeker ha fornito altri dettagli particolarmente interessanti: “Ho visionato alcune informazioni e abbiamo raccolto noi stessi alcuni dati aggiuntivi che mi hanno fatto concludere che era molto probabile che fosse a conoscenza dei fatti“.

Per il prosieguo dei Giochi la squadra sarà affidata ad Andy Spence, altro vice allenatore. Il Canada tornerà in campo domenica 28 luglio per affrontare la Francia in un incontro che si preannuncia delicatissimo.

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