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Calcio femminile, pari prezioso per l’Italia in Olanda. Negato un rigore colossale alle azzurre

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Manuela Giugliano

Termina a reti bianche lo scontro tra Olanda-Italia, partita di ritorno valida per il penultimo turno delle Qualificazioni agli Europei 2025 di calcio femminile. Una prestazione a due facce per le nostre ragazze, sprecone nel primo tempo e più passive nella seconda frazione, dove però è stato negato un calcio di rigore lampante.

Parte in salita il match delle azzurre, brave comunque a tenere botta alle avversarie, subito in controllo del gioco. Non a caso è proprio delle padrone di casa la prima clamorosa occasione da gol: al settimo giro di orologio Beerensteyn si avvicina pericolosamente alla porta, ma il suo tiro è sporcato da un intervento miracoloso di Lenzini, provvidenziale nel mandare la sfera in corner.

L’Italia tuttavia minuto dopo minuto acquista fiducia, resistendo alle bordate dell’Olanda e sfruttando le possibilità di ripartenza. Dopo un paio di conclusioni deboli non a caso al 20′ si rende pericolosa Caruso, la quale penetra in area servendo poi un assist non raccolto dalle sue compagne. Un minuto più tardi è invece Bonansea a cercare di insaccare la palla in rete, ma il suo colpo di testa effettuato nel mezzo del muro difensivo olandese risulta debole e finisce tra le mani di Kop.

Le giocatrici di Soncin prendono ancora più ritmo, continuando a creare occasioni. Al 27′ ci prova Giacinti che si invola verso l’estremo difensore, ma seppur da posizione invitante la palla fila via sul lato. Centoventi secondi dopo ci sarà invece il momento clou di tutta prima frazione, con una splendida triangolazione ad opera di Giancinti, Giugliano e Bonansea neutralizzata in qualche modo da Kop. Poco prima del duplice fischio ci riprova ancora Bonansea di testa, ma stavolta ad opporsi è Miedema che salva tutto sulla linea.

Nella prima parte della seconda frazione c’è pochissimo spazio per un’Italia che non riesce ad uscire dai blocchi, subendo un vero e proprio assalto olandese, culminato con una traversa clamorosa colpita sull’incrocio dei pali dopo un tiro a giro pazzesco di Miedema al 66′. Quattro minuti più tardi Soncin decide di cambiare: dentro Bonfantini e Salvai, fuori Bonansea e Giacinti: una soluzione offensiva per alzare ancora di più Caruso e cercare la profondità.

Al 74′ l’Italia avrebbe l’occasione di sfruttare un calcio di rigore a causa di un tocco col braccio di Spitse in area. La giocatrice aumenta visibilmente il volume del corpo, ma per l’arbitro Almira Spahić (in questa sede direttrice senza il supporto del VAR) la posizione è congrua. Nell’ultimo quarto d’oro le padrone di casa cercano di occupare quanto più possibile la metà campo tricolore, ma le nostre ragazze riescono a resistere, difendendosi fino alla fine malgrado un’espulsione, molto dubbia, ai danni di Bonfantini, colpevole di un’entrata per l’arbitro scomposta sul vertice sinistro dell’area di rigore.

In virtù di quanto successo, l’Italia è salita a sei punti nella classifica del girone A; gli stessi della Norvegia che, nella giornata odierna, ha pareggiato 1-1 contro la Finlandia. Per qualificarsi le azzurre dovranno battere proprio le finlandesi nell’ultima partita in programma martedì 16 luglio. Nel caso di pareggio bisognerà sperare che l’Olanda capolista superi la Norvegia, altrimenti saranno play-off.

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