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Ceccon raddoppia e punta ai 200: “Non posso festeggiare”. Quando torna in gara: una scommessa intrigante e chi sono gli avversari

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Thomas Ceccon raddoppia. L’annuncio ufficiale era arrivato nel corso del Trofeo Settecolli 2024: il nuotatore veneto allargherà il proprio programma alle Olimpiadi di Parigi 2024, volendo tentare la sorte anche nei 200 dorso [mercoledì 31 luglio (batterie 200 dorso), mercoledì 31 luglio (semifinale 200 dorso), giovedì 1° agosto (finale 200 dorso)]. Dopo il successo odierno nei 100, l’allievo di Alberto Burlina ha deciso di ampliare le proprie prospettive, pur nella consapevolezza delle difficoltà.

La decisione di cimentarsi nella distanza doppia è figlia della convinzione di far bene, potendo sfruttare le doti straordinarie di acquaticità. Sulla carta non ci sono atleti imbattibili e questo potrebbe aprire il campo a qualsiasi risultato, anche se i crono sciorinati da alcuni sono notevoli e non si sa fino a che punto Ceccon possa pensare di essere della partita.

La cosa brutta è che avendo anche i 200 tra due giorni la medaglia d’oro me la posso godere soltanto fino a stasera, perché da domani mi devo svegliare, resettare tutto e pensare soltanto ai 200 dorso. Quelli che come me hanno la fortuna di fare più gare, vedi Marchand che ha vinto i 400 misti ma ne ha ancora tre, non possono dire adesso mi riposo, devono andare a dormire sereni, pensando di fare le prossime gare. Stasera non è che si festeggia più di tanto: si giocherà a carte con gli altri e poi a dormire. Stasera me la godo“, le sue parole dopo il trionfo.

Il primo al mondo nella lista 2024 è l’americano Ryan Murphy (1:54.33), bronzo quest’oggi. Lo statunitense non è il solo “made in USA”, tenendo conto di Keaton Jones da 1:54.61. In tutto questo, vanno considerati lo spagnolo Hugo Gonzalez (1:54.51), campione del mondo a Doha quest’anno, nonché il magiaro Hubert Kos, che si allena negli States come l’iberico e capace in Giappone di tingersi dei colori dell’arcobaleno (Mondiali) con il crono di 1:54.14.

Non sarà quindi semplice per il nostro portacolori, che vanta come miglior riscontro il tempo di 1:56.49 nuotato in Coppa del Mondo ad Atene (Grecia) lo scorso ottobre. Un riferimento attendibile fino a un certo punto, dal momento che per il classe 2001 del Bel Paese era stato quasi un esperimento. Per la nuotata di cui è dotato l’azzurro, il 200 potrebbe offrirgli anche più garanzie, ma non si conosce la capacità di gestire fino in fondo una specialità di questo genere. Vedremo…

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